SHG è entrato in pianta stabile nel calendario di molti. C'è chi ci si da appuntamento per incontrare vecchi amici, chi già sa che ce li troverà, conscio di far parte di un vero e proprio popolo mosso da una passione pura. C'è chi attende quella domenica di novembre per scoprire le novità che gli espositori gli hanno immancabilmente riservato e poi ci sono proprio gli espositori, che quest'anno più che mai hanno dimostrato il loro affetto con una serie di prodotti e accorgimenti che mai ci saremmo aspettati.
SHG non è una mostra come le altre. È ormai in giro dalla bellezza di quaranta edizioni e negli oltre vent'anni di esistenza ha visto nascere amicizie e collaborazioni forti. In un certo senso, a SHG... gli si vuole bene. È quello che ho realizzato quando ho cominciato a girare per le sale del Quark la scorsa domenica e ho notato alcuni particolari che mi hanno lasciato davvero a bocca aperta.
Quante fiere possono vantare di avere dei propri strumenti signature e dei tributi offerti spontaneamente dagli espositori per festeggiare insieme un traguardo importante come la 40esima edizione? Quest'anno SHG può più che in ogni altra annata.
In barba a chi lamenta carenza di "second hand" in fiera, anche quest'anno Lucky Music ha portato una prateria sterminata di palette d'annata. Il negozio raccoglie usato da gennaio solo ed esclusivamente per esporlo tutto insieme a SHG, con prezzi da paura tra l'altro. Se questo non è essere affezionati... Inoltre erano loro le tre chitarre esposte alla cassa in memoria dei recenti fatti di Parigi.
Ma c'è dell'altro.
Sugli stand della Mid Hall abbiamo scovato il Formula B ToneBlaster LTD, un'edizione limitata a soli due esemplari di un fuzz d'annata con sullo chassis un bel logo di SHG40 color argento.
Anche Dolphin's Sound ha dato il proprio contributo con una pedalboard firmata SHG. Non era possibile acquistarla, bensì veniva data - compresa di valigetta - a chi avesse deciso di comprare un trio completo dei suoi effetti: i tre uomini nudi, il trio dantesco o il nuovo terzetto di modulazioni tenuto segreto fino al giorno di SHG.
A proposito di presentazioni ufficiali, non sono mancati gli artigiani che hanno scelto SHG per mostrare per la prima volta al pubblico i propri prodotti. Con nulla da invidiare alle grandi manifestazioni estere, SHG ha visto i natali del primo pedale prodotto dal sito di vendita e scambio online Guitars Exchange. Si chiama The Blade ed è descritto come un Sound Sharpener, ovvero un effetto capace di mettere maggiormente a fuoco bassi e alti secondo necessità, donandogli ciccia o presenza quando serve.
Non sono mancati i prototipi agli stand come LAA Custom o I-Spira, quest'ultimo con due stompbox sui quali contiamo di tornare presto. Quello nella gallery è un sistema di gestione dei livelli di segnale con cui è possibile ricavare fino a quattro combinazioni di suono, volumi e gain da richiamare solo con la pressione di un pedale, trasformando qualunque overdrive (come quello presente alla stand, altro prototipo con controllo per imitare un drive americano o britannico a scelta) in una specie di testata multi-canale. Come dice il suo creatore, è più facile mostrarlo che spiegarlo, e ci auguriamo di poterlo fare appena sarà definitivo.
SHG ha visto anche la presentazione ufficiale dell'atteso Bad Angel di CostaLab, che ha addirittura preparato un simpatico video promozionale per i giorni precedenti a SHG in cui invita i curiosi ad andarlo a trovare alla mostra per provare il pedale in anteprima.
Sempre CostaLab ha preparato anche delle magliette personalizzate per tutto il suo staff, con il proprio logo e quello di SHG.
I ragazzi dell'Ibanez Club hanno fatto lo stesso, come loro solito nel modo più colorato possibile. A proposito... quei folli di Fago e Migi hanno messo le mani su una Telecaster Custom del nostro Alberto, assemblata con elegantissime parti Warmoth, e l'hanno reinterpretata a modo loro. L'ho vista... potete immaginare cosa ne sia venuto fuori! Ma anche su questa, ci torneremo...