di redazione [user #116] - pubblicato il 28 gennaio 2016 ore 14:30
Il Subwoofer 6505 offre 300 watt attraverso un cono da 18 pollici per estendere il range timbrico di una chitarra in accordatura ribassata o con corde extra grazie a un sistema appositamente studiato per privilegiare le frequenze più basse.
Man mano che la musica diventa più dura, le accordature si fanno sempre più gravi, con grosse corde ribassate all'impossibile e corde extra fino a diventare sette, otto o anche nove nei casi più estremi. Gli stili e i suoni evolvono, e la tecnologia deve andare di pari passo: Peavey ci ha pensato presentando al Namm 2016 il suo cabinet 6505, subwoofer per chitarra.
Quando le frequenze della chitarra cominciano ad accavallarsi a quelle del basso, trovare un diffusore adatto può diventare un vero problema. Tra le prime cose che si imparano (a volte a proprie spese) quando si suona la chitarra elettrica è che i coni classici per le sei-corde non vanno molto d'accordo con le basse frequenze e, mentre un chitarrista può prendere in prestito l'amplificatore del bassista senza troppe complicazioni, se si collega un basso a un delicato altoparlante da dieci o dodici pollici e si suona per un po' a volumi sostenuti, questo finisce irrimediabilmente per lacerarsi.
La serie 6505 di casa Peavey è sinonimo di metallo pesante, e non poteva restare impassibile davanti alle orde di chitarristi che ogni giorno si armano di corde extra per darsi a djent e a stili in cui livelli di gain eccezionalmente alti si accompagnano con accordature sempre più prossime all'infrasuono. Per questo ha progettato il 6505 Subwoofer, un cabinet attivo pensato per l'uso in studio e dal vivo capace di sparare fino a 300 watt di potenza attraverso un altoparlante da 18 pollici con meccanismo woofer servo. Dotata di tecnologia DDT Compression per tenere a bada le distorsioni indesiderate e con una frequenza di crossover sui 120Hz, la cassa possiede un circuito di bass contour, un ingresso XLR per segnali di linea, uno jack per il collegamento tradizionale a una testata dotata di più output per gli altoparlanti e un'uscita XLR per acquisire il segnale in uscita, integralmente o alleggerito delle frequenze più basse grazie uno switch apposito. La cassa è dotata di amplificazione interna, ma è pensata per essere usata come un comune cabinet aggiuntivo per chitarra: sarà il circuito stesso ad adattare il segnale in arrivo dall'amplificatore al livello giusto.