Il ritorno di Gittler: se i Terminator suonassero le chitarre
di redazione [user #116] - pubblicato il 05 marzo 2016 ore 08:00
Una Gittler non passa inosservata. La rara chitarra a lisca di pesce che ha conquistato il cuore dei collezionisti di stranezze a sei corde è tornata ed è in ottima compagnia. Al suo fianco arrivano bassi a quattro e a cinque corde, fretless, nuove caratteristiche e anche contrabbassi e violini elettrici.
Forse la chitarra più singolare mai prodotta, quella di Allan Gittler ha sbalordito l'audience fin dalla sua prima apparizione alla fine degli anni '70. Allan ne ha costruito solo una sessantina in tutta la sua vita, ma tanto è bastato per portarlo all'attenzione dei collezionisti e dei musicisti più aperti alle innovazioni, al punto da convincere un ingegnere aerospaziale a riprendere in mano il suo progetto quasi mezzo secolo più tardi. I più attenti lo sapranno già: nel 2013 Gittler Instruments, la famosa chitarra tutta in metallo a forma di lisca di pesce, è tornata con un catalogo rinnovato, tecnologie aggiornate e tante nuove idee.
Lo strumento di Allan era caratterizzato da un minimalismo assoluto e un progetto votato unicamente alla funzionalità con un tocco di design. Le sue chitarre erano prive di paletta, senza body, senza manico. C'era solo un supporto su cui venivano piazzati i fret cilindrici, giusto lo spazio per i pickup, uno per corda, un capotasto da un lato e un ponte con relative meccaniche dall'altro. Questo è il punto di partenza della nuova avventura.
Qualcosa però si muove in casa Gittler e, proprio all'ultimo Namm Show, un basso fretless con quattro cilindri, uno per corda al posto dei fret, entra in famiglia accompagnato dalle controparti a quattro e cinque corde con fret. Sono inoltre in lavorazione anche un contrabbasso elettrico e un violino.
Avvicinarsi a una Gittler pone diversi interrogativi. Quando il manico si riduce a un "tubo" con su dei fret, l'impostazione dev'essere impeccabile e ci si può scordare di abbracciarlo con il pollice, ma i progettisti hanno pensato anche a bluesman e dintorni offrendo la Gittler Guard, un manico in materiale acrilico intercambiabile disponibile in diverse forme che va applicato a incastro sul cilindro centrale dello strumento, offrendo così il feeling classico di una chitarra o di un basso con i profili preferiti dal singolo musicista.
Tra le caratteristiche uniche degli strumenti Gittler si segnalano le meccaniche brevettate al ponte, i LED segntasti attraverso la bellezza di 31 fret per quattro ottave di estensione e i pickup compatibili con i moderni guitar synth basati su segnali esafonici. Sul retro ci sono infatti due uscite, quella classica jack e quella per cavo a 13 pin. Lo studio continua con un'attenzione all'ergonomia. A una ruota sono fissati due braccetti regolabili per bilanciare a piacimento lo strumento quando indossato con una tracolla. Che piaccia o che si sia fan dei vecchi legni, la Gittler non lascia indifferenti, e al Namm ha riscosso un discreto successo.
Il rovescio della medaglia è sicuramente rappresentato dall'esclusività dello strumento. Possono servire anche fino a 7mila euro per portarsi a casa una Gittler e c'è da dubitare che uno strumento così particolare possa giustificare un investimento tale da trasformarlo in un oggetto prodotto su vasta scala per un prezzo più contenuto. Tuttavia, finché ci saranno visionari come Allan e come gli eredi della sua proprietà intellettuale, sempre con lo sguardo proteso in avanti e convinti nel diffondere e far affermare le proprie idee, per quanto radicali siano, la chitarra non potrà dirsi uno strumento finito.