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La cura del suono
La cura del suono
di [user #116] - pubblicato il

Steve Angarthal è un chitarrista rock di grandissima esperienza. Veterano di Shg come dimostratore per Masotti e Reference è un vero cultore del suono di chitarra. Nelle sue demo sa addentrarsi e coinvolgere come pochi l’audience sul tema della cura del suono e sul valore di una catena chitarra, cavo, ampli, effetti efficace in ogni anello.
Hai una grande esperienza come dimostratore. Ricordo delle tue demo per Reference in cui facevi veramente entrare la gente nel cuore del discorso “cura del suono”. Spesso non suonavi nemmeno su basi, concentrandoti sulla voce pura dello strumento… 
Ti ringrazio per il tuo apprezzamento! Effettivamente la mia collaborazione con Reference Laboratory e Masotti guitar Devices nasce proprio per una comune visione e passione per la musica e sulla natura del suono.
Il mio primo step fu cercare di dominare lo strumento da un punto di vista tecnico e poi espressivo e nel cammino lungo che si deve compiere per raggiungere questo obiettivo, si impara ad apprezzare anche ciò che sta intorno e completa la performance e la resa timbrica di un musicista. Tutti sanno che una chitarra di qualità è la prima cosa di cui ci si deve munire: in realtà il cablaggio e il sistema di amplificazione sono altrettanto importanti e per un chitarrista elettrico, direi fondamentali!
Così puoi immaginare che piacere e onore sia per me essere il portavoce di realtà così forti! L’entusiasmo viene spontaneo!

La cura del suono

Per questa occasione abbiamo deciso, per quello che riguarda i miei interventi, di avere due diversi incontri: il primo sarà alle 12,30 nello stand Reference/Masotti dove farò sentire alcuni esempi di timbriche e sonorità differenti e presenterò un paio di brani del mio nuovo disco in uscita “Uranus and Gaia”. Il secondo sarà alle 15,40 in un palco fuori dal box Reference/Masotti e proporremo un’analisi strutturata ma anche piuttosto sintetica di tutti i passaggi di suono di un set up per chitarra elettrica considerando tutti i punti di cablaggio e l’apporto dei tutti gli elementi alla buona riuscita del suono.
La strumentazione che porterò consiste delle chitarre Molinelli, amplificazione Mezzabarba con testata e cassa M Zero, cablaggi Reference e una novità esclusiva per l’Italia in arrivo dalla casa Source Audio nel mondo dei pedalini per chitarra elettrica , il pedale delay Nemesys!

Quali sono le ingenuità più grosse che riscontri nei musicisti in erba nella gestione del loro suono?
Non vorrei sembrare troppo duro ma la prima ingenuità che riscontro è che non c’è la stessa bramosia nel cercare la propria identità sonora e a volte anche stilistica che c’era nel passato; io non dico di suonare girando le spalle al pubblico per non mostrare i lick come si faceva negli anni 70, ma un po’ più di attenzione non guasterebbe … credo in linea di massima che si tenda ad accontentarsi un po’ troppo in fretta e così la qualità di ciò che si propone decade facilmente.
Ciò che esce dal nostro amplificatore è la nostra voce ed è lì che bisogna porre attenzione, non sulle acrobazie o sulla velocità di un solo o sul numero di casse che mi porto al concerto … pochi elementi di qualità e mirati allo scopo fanno molto di più di una montagna di elementi buttati insieme a caso.
La componente più sottovalutata credo sia legata ai cablaggi e alla cura degli stessi cavi, seguono la corretta alimentazione della strumentazione e poi la scelta di ogni singolo elemento (nel caso delle pedaliere) e del percorso del segnale che si decide per il proprio setup.

La cura del suono

Se un chitarrista uno vuole migliorare nella tecnica o nel fraseggio ci sono montagne di libri, video e lezioni che possono aiutarlo. Ma se decidesse di crescere nella qualità del suo suono che deve fare? 
Avere almeno una bozza di idea di direzione sonora potrebbe aiutare per mettere in ordine tutto ciò che il mercato offre: per esempio se dovessi suonare in un progetto blues, un whammy nella pedaliera potrebbe non essere così importante e così la possibilità di ridurre il carico di impedenza nel percorso del segnale sarebbe sicuramente un vantaggio. Come dicevi tu oggigiorno abbiamo una mole didattica disponibile davvero notevole e quindi avvicinarsi a un libro che parli di tecnologia audio secondo me potrebbe essere il miglior passo da fare: per me la mia esperienza in studio di registrazione come tecnico del suono è stata fondamentale per capire come migliorare il mio suono di chitarra!

In che progetti musicali sei coinvolto al momento?
E’ un momento molto bello per me perché dopo un lungo periodo di gestazione sto finalmente presentando il mio nuovo progetto che si chiama Angarthal con l’uscita del disco “Uranus and Gaia”: è un’evoluzione del precedente Dragon’s Cave in quanto mi sono spostato verso sonorità più heavy intrise di sonorità epiche e prog ma di matrice anni 70 (come mi è più congeniale..) e soprattutto è il mio primo disco da cantante!...una follia che dal vivo mi vede impegnato al 200% dovendo gestire chitarra e voci contemporaneamente …!
Da metà primavera inoltre sarò in tour con il mio vecchio compagno di avventura Pino Scotto e con lui girerò tutta l’Italia oltre qualche gita all’estero!
In più fra un buco e quell’altro ho fatto ripartire un simpatico progetto acustico con Mauri Belluzzo e Michael Kotska (rispettivamente tastierista e batterista degli Alchemy Divine) dove ci divertiamo a riproporre una selezione non scontata di brani rock dagli anni 70 fino ai primi 90: è un trio chitarra acustico, piano e batteria molto divertente!
Per il resto sono alla ricerca dell’orologio di Ermione o di un teletrasporto per riuscire a vedere mia figlia il più possibile …!

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Link utili
La pagina di Steve Angarthal
Il sito di Reference Laboratory
Il sito di Mezzabarba Masotti
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