di redazione [user #116] - pubblicato il 12 aprile 2016 ore 15:30
Incontriamo in esclusiva Michael Lee Firkins a poche ore dall'inizio della prima data del tour italiano. Curiosiamo tra scaletta, strumentazione e ci facciamo confidare che la prossima chitarra che si farà fare avrà l'humbucker perché: "è più facile da suonare".
Un vero fuoriclasse che sarebbe un peccato perdersi dal vivo.
Parte oggi il tour italiano di Michael Lee Firkins. Noi lo seguiremo in prima fila nella data di Milano, all Hi Folks!di Milano Nell'attesa di ascoltarlo dal vivo l'abbiamo raggiunto per questa intervista esclusiva.
Svelaci qualcosa delle tua scaletta. Suonerò gran parte dei brani di “Yep” il mio ultimo album
E’ davvero un album riuscito. Si sente la tua maturazione come bluesman ma c’è sempre un fraseggio tecnico solistico da capogiro! Grazie! “Yep” è stato un progetto davvero importante nella mia storia musicale non tanto dal punto di vista chitarristico, ma perché è il mio primo album da cantante. E credimi, è stato un lavoro impegnativo. Ora che ne sono venuto a capo mi sento davvero un musicista migliore, sento cresciuta la mia intera abilità musicale.
In cosa ti senti migliorato? Ho imparato cose nuove: ora so che se devi registrare un brano cantato la maniera migliore per realizzarlo è essere in grado di eseguirlo live in studio. E, ancora più importante: non lasciare i testi come cosa da fare alla fine! Per questa ragione, ora che ho migliorato queste competenze, non vedo l’ora di fare altri brani cantati. Però con la debita calma perché è stato un processo così lungo e faticoso. Credo di meritarmi almeno un anno di riposo prima di rimettermi al lavoro con entusiasmo su nuovi brani. Anche perché, durante le registrazioni di “Yep” ho comunque scritto parecchie altre canzoni. Mi sento grato e fortunato per essere sempre così motivato a migliorare e lavorare sulla mia musica.
Con che strumentazione ti vedremo sul palco? Per questo tour che mi terrà impegnato per tutto il 2016 userò il nuovo Michael Landau Fender amp. Di base è un amplificatore da suoni puliti E quindi mi servirò dei pedali per generare qualunque tipo di distorsione. Sono nuovo a questo tipo di gestione delle sonorità di storte ma mi pare stia funzionando alla grande, mi piace! Puoi ritoccare la pasta della distorsione al volo e crearne più facilmente distorsioni più o meno cariche.
Quindi, che pedali nella pedalboard? Nella mia pedaliera ci trovi due delay, un BOSS e un MXR; poi un DOD preamp, un tube screamer, Soul Food della Electro Harmonix e il JHS gold pedal.
E le chitarre? Con me ho due Fender stratocaster la mia Resotele.
Però, agli inizi della tua carriera suonavi Yamaha da metallaro: 24 tasti, Floyd Rose, Humbucker… Crescendo, ho iniziato a capirne sempre di più in fatto di suono e strumentazione e mi sono trovato a scegliere chitarre più tradizionali. In particolare, preferisco come suona il tremolo vintage, quello con sei viti ancorate al corpo della chitarra. Ma sai, ogni anno che passa continui a capire sempre più cose, a crescere e cambiare nei gusti. Per tanto tempo, in questi anni più recenti, ho suonato single coil e invece da poco, rimettendo le mani su una chitarra con humbucker mi sono accorto di quanto con questo - abbinato anche a una tastiera e manico più larghi - sia più facile suonare. Ora, una delle mie Stratocaster ha un humbucker. E probabilmente ne farò costruire un’altra sempre con humbucker e con un manico 12" radius
Magari, finirai per metterci un Floyd Rose… No, no: ci metterò di sicuro un ponte tradizionale! Ora scusami: starei tutto il giorno a parlare di chitarre. Ma stasera il tour parte e devo muovermi. Sono così felice di suonare per voi, in Italia. Felice e orgoglioso. Grazie!
Ecco l'elenco completo delle date del tour:
12 Aprile – Negrar (Verona) – Officina degli Angeli 13 Aprile – Vittuone (Milano) - Hi Folks 14 Aprile – Vignola (Modena) – Stones Café 15 Aprile – San Giovanni alla Vena (Pisa) – Blitz Live Music Pub