CostaLab EchoLab: flessibilità e sound in un doppio delay
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 13 giugno 2016 ore 07:30
L'EchoLab si ispira ai vecchi echo a nastro e aggiunge la versatilità di due delay separati commutabili a piacimento. Caldo e poco invasivo, permette anche due modalità di funzionamento per ripetizioni più scure e vintage o più fedeli e definite.
A grandi linee, il pubblico dei delay si divide in due fazioni. Da una parte ci sono gli amanti della semplicità, quelli che scelgono un solo suono ma che sia buono e sacrificano volentieri la versatilità anche in nome di un prezzo più appetibile. Dall'altra ci sono i patiti della programmazione, maestri del tap tempo e dei preset, che passano giornate tra ping pong, reverse e simulazioni di ogni genere a costo di rinunciare a un pizzico di purezza sonora e pronti a sborsare una cifra spesso di un certo peso. Poi c'è chi, con un occhio al suono e uno alla flessibilità, ti disegna un echo in stile vintage con due modalità di funzionamento e un doppio stompbox per definire dei preset basilari tenendo la cifra sul cartellino a livelli umani.
Da qualche tempo ho inserito un EchoLab nella mia pedaliera, e credo di aver salvato capra e cavolo.
Sono da sempre un sostenitore del made in Italy e tenevo d'occhio da un po' il catalogo CostaLab. Da quando, nel dicembre del 2014, l'intera linea ha ricevuto un restyling estetico e funzionale, con box più professionali e compatti a contenere circuiti riveduti e corretti, era solo questione di tempo prima che una creazione di Costantino Amici entrasse a far parte della mia collezione.
Il CostaLab EchoLab è un delay di stampo tradizionale che punta a imitare i vecchi echo a nastro con delle ripetizioni calde e morbide. Il suo lavoro è donare spazio e colore al suono con dei ribattuti mai troppo presenti e disegnati entro un range di tempo non eccessivo che va dallo slapback strettissimo fino a un massimo di 750ms.
Ciò che lo differenzia dalla distesa di echo privi di tap tempo e controllo MIDI offerti sul mercato è la presenza di due manopole separate per il tempo e di un secondo switch a pedale con cui commutare tra le due impostazioni, come se si avessero due preset a disposizione.
I delay programmabili mi hanno sempre attratto per la praticità d'uso in diversi contesti, ma spesso sono associati a una quantità di preset eccessiva per le mie esigenze e a una serie di sonorità che trovo semplicemente superflue, e il loro prezzo lievita di conseguenza. Con l'EchoLab posso impostare due delay diversi sopperendo così alla mancanza di una programmabilità in senso stretto e, al contempo, ho il punto di forza dei migliori delay singoli: un solo suono ben curato (in realtà due, come vedremo) e una purezza assoluta per il segnale dry. Il tutto con una spesa esattamente a metà strada tra quella richiesta per le due categorie.
Decisamente compatto per essere un doppio stompbox, il CostaLab EchoLab offre quattro manopole in tutto e due switch a pedale: uno per il bypass, di tipo "true" per la precisione, e uno per la selezione dei due delay. Al centro dello chassis, abilmente mimetizzato nella "o" del nome, si trova un ulteriore pulsante denominato Vintage/Modern. Il suo compito è definire il colore delle ripetizioni, tra una più scura a imitare un echo a nastro e una più trasparente, per ribattuti più brillanti che tornano utili qualora si richiedesse maggior presenza o si dovessero affrontare riff basati su giochi ritmici di plettrata e delay.
Prima nell'ordine, la manopola Mix regola il volume delle ripetizioni e arriva al livello unitario intorno alle ore 3 nella modalità Modern, più definita, mentre occorre andare appena oltre nella Vintage per compensare la minore insicisività data dal suono più smussato. A fine corsa, il suono generato è leggermente più forte di quello diretto.
Repeat gestisce la quantità di ribattuti, ovvero il feedback del delay. Si va dalla ripetizione singola all'innesco di un loop infinito, ma solo nella modalità Vintage: la Modern, anche se viene portata a fine corsa, non rischia di dare il via al tipico ciclo.
Fulcro dei due "preset", Delay Time 1 e Delay Time 2 controllano la lunghezza del ritardo su due range diversi e possono essere commutati col pulsante Select. Il Delay Time 1 si concentra sui tempi più larghi, mentre il 2 permette di andare verso tempi più brevi. Estremi a parte, i tempi medi sono alla portata di entrambe le manopole.
Mentre il tempo è sdoppiato, Repeats e Mix sono in comune tra le due modalità.
Nell'ottica di un effetto complesso, questo aspetto può apparire limitante, ma il pedale CostaLab non nasce con l'aspirazione di fare il delay digitale preciso e presente. È piuttosto un complemento per l'ambiente sonoro, per donare profondità all'insieme e per applicazioni più tradizionali solitamente legate agli echo d'annata. Difficilmente ci si troverà, quindi, a richiedere dei MIDI clock precisi al millesimo o ad aver bisogno di preset con quantità di ripetizioni molto diverse tra loro: sarà invece probabile che si voglia avere uno slapback da un lato e un ambiente un po' più dilatato dall'altro, per alternare pezzi più ritmati alle ballad, in entrambi i casi con quella dose di Mix e Repeats sufficienti a rendere l'echo intellegibile ma non invadente.
Tra i motivi di vanto dell'EchoLab, c'è senza dubbio la trasparenza con cui viene trattato il segnale dello strumento. Se si prova a portare il Mix a zero, dove le ripetizioni sono del tutto zittite e l'orecchio non ne è distratto, all'attivazione del pedale non si riesce a individuare alcuna differenza timbrica nel suono dry. D'altra parte, la firma CostaLab è una garanzia nota.
Qualcuno potrebbe sentire la mancanza di un tap tempo, altri potrebbero preferire macchine con una miriade di simulazioni, altri ancora vorrebbero tempi più dilatati o ripetizioni più nette e presenti. Per loro, il mercato è zeppo di alternative, ahimè spesso con prezzi ben più elevati. Se la richiesta, invece, è quella di un buon delay tradizionale con più flessibilità della media e con una qualità costruttiva indiscussa, per i 200 euro necessari a portarsi a casa un EchoLab anche direttamente dal sito ufficiale a questo link è davvero difficile trovare qualcosa di simile in giro.