Alla ricerca della miglior simulazione sul mercato
di redazione [user #116] - pubblicato il 30 ottobre 2016 ore 08:00
Kemper, Line 6 Helix, Fractal FX8 e BIAS Head sono le rivelazioni della simulazione digitale. Sempre più appassionati e professionisti le inseriscono nei propri rig, ma quale riesce a replicare più fedelmente un vero amplificatore valvolare? Ce lo dice Ola Englund col suo Mesa Boogie MKII C+.
L'evoluzione del digitale sta portando a risultati davvero interessanti per quanto riguarda la simulazione di effettistica e dell'amplificazione valvolare. Per quanto il fascino della valvola perduri, la tentazione di affidarsi a un processore capace di imitarne le nuance e tenere a portata di click decine di suoni che hanno fatto la storia della chitarra elettrica è forte.
Negli anni, i tentativi di carpire la vera essenza di un amplificatore valvolare all'interno di un circuito digitale sono stati molteplici e sono passati per molte vie. Oggi, tra i dispositivi più interessanti sul mercato, non si può non segnalare la convoluzione del Kemper Profiling Amplifier, il promettente Tone Match del BIAS Head e le simulazioni accurate di pedaliere di fascia alta come le recenti Fractal AX8 e Line 6 Helix.
Ola Englund, che da tempo si alterna tra il mondo del modeling virtuale e quello della valvola high gain, ha deciso di testare sul campo proprio i quattro prodotti più in voga del momento, confrontando la loro capacità di imitare suono e carattere di un amplificatore per chitarra tra i più apprezzati di sempre in ambito metal e non solo.
Il musicista e youtuber svedese ha registrato dei clip con il suo Mesa Boogie MKII C+ e poi ha cercato di replicare quel suono sfruttando le armi messe a disposizione dal Kemper, dal BIAS Head, dal Fractal SX8 e dal Line 6 Helix.
Il Kemper è famoso per la sua tecnica di profilazione, che consentirebbe di imitare il comportamento dinamico e il timbro di qualunque setup in un modo semplice e rapido, praticamente automatico.
Il Tone Match del BIAS Head funziona invece in un modo un po' più complesso. Bisogna dapprima creare un rig virtuale il più simile possibile a quello che si intende replicare, e solo alla fine si dà in pasto al suo software un clip registrato con l'amplificatore di riferimento, per permettere ai circuiti di analizzarne carattere ed equalizzazione e applicarli alla simulazione.
Una strada più tradizionale è invece affrontata dalle pedaliere Fractal e Line 6. Queste non consentono di memorizzare nuovi suoni tratti "dal mondo esterno", quindi Ola si è limitato a regolare i loro preset interni per avvicinarli il più possibile al suono registrato col Mesa. La AX8 ha in memoria una simulazione di Mark II C+, quindi il passo è stato breve. La Helix invece non ha in memoria quel preciso modello, e l'autore del video ha dovuto adattarsi alla simulazione del Mark IV, con risultati comunque impressionanti.
Come Ola spiega in video, i clip sono nudi e crudi, senza alcun trattamento oltre la semplice simulazione generata dai rispettivi hardware. Le differenze ci sono e si sentono, ma c'è da giurarci che un buon lavoro di produzione sarebbe capace di assottigliarle molto, forse fino ad annullarle quando si ascolterà il suono immerso in un mix di altri strumenti.
Nel video ci si limita a discutere del suono, non si parla di sensazioni sotto le dita o della dinamica avvertita, e per quegli aspetti non resta che provare i rispettivi rig di persona. Restiamo comunque impressionati dagli esiti e giriamo a voi la questione: quale si avvicina di più all'originale?