Oltre a essere tremendamente belli da vedere, i bassi elettrici di Pierluigi Cazzola nascondono una serie di accorgimenti tecnici e funzionali più o meno espliciti che hanno stimolato con forza la nostra curiosità, durante una visita al suo stand in occasione dell'ultimo SHG GuitarShow e RitmiShow 2016, il 19 e 20 novembre appena trascorsi.
È sua la firma dietro i bassi Laurus, nel vero senso della parola: dietro i body dei suoi preziosi quattro, cinque e sei-corde è possibile scorgere l'autografo del liutaio, come nell'angolo di un quadro di cui si va fieri e, per certi versi, non si sbaglierebbe a reputare i Laurus delle vere opere suonanti. Non è un caso se artisti del calibro di Federico Malaman hanno deciso di aggiungere nel proprio arsenale uno dei suoi strumenti.
I bassi Laurus hanno attirato l'attenzione del pubblico con le loro forme eleganti, la bellezza dei legni e le scelte costruttive deliziosamente custom. Al tavolo era possibile ammirare modelli fino a sei corde, fretless o con tasti, con elettroniche passive e attive dalla versatilità elevata, e tutto associato alle caratteristiche palette minuscole, con meccaniche sul retro.
Pierluigi ci ha svelato di essere attualmente al lavoro su una nuova versione del trussrod a doppia azione in acciaio che usa sui suoi modelli, con una struttura in una lega di tipo anticorodal, responsabile di una sonorità che contiamo di poter ascoltare con le nostre orecchie quanto prima. Ma molte sono anche le peculiarità degli strumenti già pronti ed esposti, come le sellette dei ponti dotate di spoiler per aumentare il sustain delle note o le singolari buche sui top. Queste potrebbero apparire come delle semplici buche tipo effe con una forma personalizzata per vezzo estetico, e invece hanno un ruolo ben preciso. Ce ne parla il liutaio nel clip di approfondimento che vi proponiamo.
|