di redazione [user #116] - pubblicato il 19 maggio 2017 ore 07:30
Un manuale semplice ed efficace per accompagnare chi ha voglia di mettersi in gioco nell’assemblarsi da zero uno strumento. Non certo per diventare un liutaio, ma per arrivare a conoscere talmente a fondo una chitarra da potersela costruire.
Edito da Volonté Costruisci la Tua Chitarra Elettrica è la traduzione italiana del celebre metodo Build Your Own Electri Guitar della Haynes, scritto da Paul Balmer. Il libro non ha certo la pretesa di essere la guida per trasformare un qualsiasi chitarrista in un espero liutaio, ma è in realtà una guida passo passo che può fornire tutti i mezzi per ritrovarsi tra le mani una Strat, frutto di sudato impegno e dedizione partendo da pezzi sparsi su un tavolo.
Il volume si apre con una prefazione che porta la firma di uno dei pochi guitar hero che oltre a suonare divinamente si è costruito da zero uno strumento diventato poi la sua principale chitarra. Stiamo parlando di Brian May e della sua Red Special costruita a quattro mani con il padre. Una testimonianza del genere non può che dare una bella sferzata di energia a chi si lancia in un progetto ambizioso come quello di costruirsi una chitarra elettrica.
Superati i preamboli si entra nel vivo con la descrizione minuziosa di tutti i dettagli della chitarra più famosa progettata da Leo Fender. Con foto dettagliate e descrizioni minuziose vengono presi in esame tutti gli angoli, anche i più reconditi della Strat, soffermandosi non solo sulle apparenze estetiche ma anche sulle funzionalità dei vari elementi per finire poi con i pregi e i difetti delle varie configurazioni. Questa rappresenta una piccola enciclopedia per chi vuole conoscere tutto di uno degli strumenti più iconici di sempre che già di per se ne varrebbe l’acquisto.
Prima di mettersi a lavorare con trapani cacciaviti e saldatore, una ventina di pagine vengono dedicate alla scelta dei materiali e delle configurazioni. Per ogni parte dello strumento sono descritti i pregi e i difetti dei materiali scelti. Ampio spazio è dedicato alla scelta in primis dei legni sia per il corpo che per il manico, per passare poi alla scelta dei pick up e dell’elettronica. L’elenco di quelli che possono essere i risultati timbrici dovuti alle varie scelte possono aiutare non solo chi si approccia alla costruzione di una chitarra, ma anche a chi vuole conoscere qualcosa in più prima di acquistarla in un negozio, sfatando qualche mito e fornendo qualche interessante considerazione sui vantaggi di una configurazione HSS o SSS, tutte nozioni fondamentali anche per chi si vuole limitare a suonare strumenti già belli che pronti.
Si parte con i lavori, cominciando a trattare l’assemblaggio di pezzi già verniciati, l’approccio più semplice. Alla verniciatura è dedicato un capitolo verso la fine del libro, trattandosi di un tema decisamente più complesso. Prima però l’autore ci tiene a dare qualche dritta tanto sugli attrezzi da usare per i lavori quanto su come usarli in tutta sicurezza, dettaglio spesso sottovalutato.
La parte dedicata all’allineamento tra corpo e manico è una delle più interessanti. Con dovizia di particolari vengono elencate le procedure da seguire perché tutto combaci alla perfezione affinché la trasmissione delle vibrazioni sia al massimo. Un capitolo come questo risulta davvero interessante, soprattutto quando fa il paio con la parte dedicata al setup dello strumento che segue la seconda, quella dell’elettronica.
Districarsi tra cavi, saldature, potenziometri e selettori non è mai semplice. Avere la possibilità di confrontare nero su bianco diversi tipi di cablaggi fa davvero comodo. Se proprio non vi state costruendo una chitarra, probabilmente vorrete cambiare un pick up. Il buon Balmer (e i due traduttori italiani Bontempi e Viola) non lesinano in dettagli e schemi illustrativi chiari e intuitivi. Questo capitolo è davvero a prova di bomba, seguendo le loro dritte non si può sbagliare.
Per finire ecco la parte più succulenta, che deve entrare di diritto nella libreria di ogni chitarrista, quella dedicata al setup. Approcciare questo argomento non è semplice, perché i dati in gioco sono tanti, le zone su cui agire altrettante. L’autore riesce in modo semplice a trasmettere i concetti per la regolazione della action e del truss rod con la semplicità che ci si aspetterebbe da un libro di fiabe per bambini, tanto che è impossibile non ottenere un buon risultato (magari dopo qualche tentativo).
“Costruisci la tua chitarra elettrica” è sì quindi un manuale per chi vuole lanciarsi nell’assemblare da zero uno strumento Strat style, ma è anche il libro perfetto per chi vuole conoscere tutto di questa chitarra, sviscerarne ogni aspetto e, all’occorrenza sistemare quello che non va o non piace.