di redazione [user #116] - pubblicato il 18 luglio 2017 ore 07:30
Abbiamo sbirciato tra le pagine della nuova edizione de “La Mano del Chitarrista”, manuale scritto da Marco Franchini, medico chirurgo in collaborazione con Donato Begotti e che in meno di 80 pagine snocciola una marea di consigli su come evitare di trasformare l’allenamento in una tortura, rovinandosi la carriera e il divertimento.
La libreria di ogni chitarrista è stracolma di manuali per imparare le più svariate tecniche, tapping, swip picking e string skipping si sprecano, ma le ore di studio possono far danni seri alle articolazioni di braccia e polsi, per non parlare della schiena sempre messa a dura prova. Per evitare di incorrere in tendiniti e infiammazioni il duo Franchini Begotti mette in campo otto capitoli di consigli e avvertenze per rendere ancora più proficue le ore di lavoro senza consumare oltremisura le articolazioni.
Marco Franchini è un medico chirurgo esperto in traumatologia e chirurgia della mano nonché (come ama definirsi) “un onesto strimpellatore”. La figura perfetta insomma per sviscerare quali sono i problemi che possono affliggere i chitarristi e quali sono i consigli per un ottimo warm up.
Il manuale si apre con un elenco dettagliato di tutte le patologie che possono colpire un chitarrista, dal gomito del tennista alle infezioni al letto ungueale passando per le punture da cambio corde. Ammettiamo che la lettura di questo capitolo sulle prime mette un po’ d’ansia. Superato il primo momento di giustificata scaramanzia, approfondire argomenti come l’epicondilite o rizoartrosi fa vedere l’allenamento sotto una luce tutta nuova, più simile a quella dell’atletica e dello sport in generale. Come racconta Donato nell’introduzione, infatti, suonare non è molto diverso dal praticare uno sport e che un’ora di studio a 100bpm potrebbe corrispondere a 24000 movimenti della sola mano sinistra. Numeri che fanno pensare a quanto un musicista metta a dura prova ossa giunture e muscoli.
Superata la descrizione di tutti gli scenari più tragici si passa alla prevenzione, la parte più importante di tutto il manuale. Il capitolo affronta stratching e warm up con foto esaustive degli esercizi da svolgere prima di ogni concerto o sessione di studio. Possono sembrare quelli di un atleta prima di una partita, ma questo non fa altro che confermare quanto sport e chitarra possano essere simili, almeno dal punto di vista della preparazione atletica.
Dopo essersi occupati di schiena e braccia si passa alle dita. Qui con una decina di tablature Donato Begotti mette in linea tutto quello che serve per attivare al meglio tanto la mano destra quanto la sinistra ed evitare di arrivare sul palco contratti e affaticati.
La sezione successiva è dedicata all’anatomia. Conoscere il proprio corpo è fondamentale per curarlo al meglio, senza correre rischi. L’ultima parte del libro riprende l’analisi delle patologie concentrandosi però non sulle sole braccia ma su schiena, gambe e collo, chiudendo la trattazione con alcuni esercizi che possono aiutare ad alleviare i dolori dovuti allo studio intenso.
Questo manuale è uno di quei libri che ogni chitarrista dovrebbe leggere. Allenarsi ma facendolo con i dovuti accorgimenti è fondamentale per poter crescere al meglio senza farsi del male. Leggerlo può davvero tornare utile per chi vuole diventare un professionista, ma anche per chi più semplicemente non vuole correre rischi.