Per parlare di legato, spiega che il suo approccio a questa tecnica si basa su una serie di esercizi molto semplici: dei pattern concepiti per essere suonati in maniera ripetuta che si sviluppano attraverso diversi set di corde.
Johnston ci mostra un semplice lick suonato sulla terza e quarta corda che prevede l'utilizzo della pennata ibrida o hybrid picking (plettro e dito medio in questo caso). Quando aumenta la velocità d'esecuzione Nick varia il pattern.
I due pattern, con qualche lieve modifica, saranno utilizzati per tutti gli esempi seguenti.
Trascrizione del suonato a 0:22 del video
Ora il pattern viene sviluppata attraverso tutto il set di corde ed utilizzando un box della scala maggiore di A (A, B, C#, D, E, F#, G#) a tre note per corda in quinta posizione.
Da notare la ripetizione in sequenza della nota E tra terza e seconda corda e l'utilizzo del legato a eco (o legatura a eco), ovvero il solo uso del martellamento (hammer on) da parte della mano sinistra, utilizzato per spostarsi da una corda ad un'altra. Questo espediente, solitamente usato in forma discendente, è usatissimo anche da colossi quali Ritchie Kotzen, Guthrie Govan e il compianto Shawn Lane. Trovate i legati a eco segnati nella sola tablatura.
Abbiamo utilizzato inizialmente una scrittura in 15/16 per inquadrare e chiarire la sequenza del lick.
Trascrizione del suonato a 0:34 del video
Ma all'interno di un tempo in 4/4, la scrittura dell'intero esempio potrebbe essere la seguente.
Johnston evidenzia il suo approccio alla meccanica di pennata di questo tipo di fraseggio che prevede sempre l’utilizzo del lavoro combinato di plettro e dito medio della mano destra, illustrato prima.
Questo tipo di pattern in legato, resta sempre uguale nello sviluppo meccanico gestuale ma permette interessanti sviluppi melodici e creativi.
Il primo è con la tecnica dell string skipping.
Nel terzo tempo Johnston dà forma a un arpeggio di F# minore.
Trascrizione del suonato a 1:00 del video.
Affascinante osservare come Nick si diverta a utilizzare i lick adoperando in quinta posizione la scala di F# minore naturale (relativa minore di A: 1, 2, b3, 4, 5, b6, b7)) mescolata alla minore armonica (1, 2, b3, 4, 5, b6, 7), ottenendo quindi un cromatismo tra E ed E#. Interessanti i cromatismi di chiara derivazione “Greg Howe - Guthrie Govan” presenti sul terzo tempo della battuta.
Trascrizione a 01:08 del video.
Nell’esempio successivo la scala minore naturale di F# viene suonata in seconda posizione.
Merita un’analisi a parte l’accordo eseguito nel finale: un interessante F#madd4 (F#, A, B, C#) ottenuto mediante la prima e seconda corda a vuoto suonate con il dito medio e anulare.
Trascrizione del suonato a 01:15 del video.
Il fraseggio seguente utilizza la scala maggiore di A in quinta posizione e alterna gradi congiunti ad altri disgiunti medianti lo string skipping. Magistrale l’utilizzo del legato a eco.
Trascrizione del suonato a 01:20 del video.
Ovviamente il tipo di applicazione di questo pattern non si limita alle scale diatoniche. Nell’esempio che segue ecco fare capolino la scala pentatonica minore di F# (prima e terza corda)in una interessante commistione con la parallela scala minore naturale (corde restanti). Sul primo tempo della seconda battuta troviamo l'immancabile cromatismo (b3, 3) e, a fine corsa, il 7 grado maggiore preso in prestito dalla minore armonica (E#) che sottintende un accordo di dominante (C# in questo caso) e ci offre quindi una tensione che non risolve.
Infine, è importantissimo notare il cambio repentino dalla nona posizione all'undicesima (all'interno del terzo tempo della seconda battuta), e quindi il legato tra dito 3, ancorato alla nona posizione, e il dito 1 che funge da apripista per l'undicesima.
Trascrizione del suonato a 01:24 del video.
Johnston racconta di aver speso una grandissima quantità di tempo nel praticare questi esercizi. Dice di aver affinato e metabolizzato questa padronanza tecnica eseguendo di continuo questi pattern e non necessariamente in contesti di studio tradizionali. Per rinforzare la semplice tecnica e meccanica, per esempio, praticava questi esercizi nel dopo scuola, standosene, davanti alla televisione guardando film ma senza mai smettere di muovere le mani sulla chitarra ed eseguendo i pattern ininterrottamente anche senza amplificatore.
Trascrizioni e analisi musicale di Filippo Bertipaglia
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