Il suono di chitarra dei miei sogni. Parola di Johnston
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 dicembre 2017 ore 10:30
E' uno dei chitarristi più in voga del momento. Sconvolgente tecnicamente, molto curato nella produzione musicale e capace di un songwriting convincente e personale. E' in arrivo in Italia per un ciclo di clinic che stanno andando sold out e noi, non ce lo siamo fatti scappare.
Il tour clinic italiano di Nick Johnston è organizzato da Mesa Boogie, brand con il quale il chitarrista ha recentemente iniziato a collaborare come endorser. Abbiamo incontrato Nick - che da poco ha debuttato qui su Accordo con un suo ciclo di lezioni - proprio per parlare di suono di chitarra.
Se parliamo di suono, chi sono stati i chitarristi che ti hanno influenzato maggiormente?
Direi senza dubbio Jeff beck e SRV mentre in ambito più rock, hard rock, insomma più spinto, Eddie Van Halen e Yngwie Malmsteen
Del tuo suono adoro come riesca a supportare con la massima pulizia e intelligibilità ogni sfumatura del tuo playing. Non si discute che sia soprattutto merito delle tua tecnica sopraffina. Ma c’è qualche taglio, settaggio particolare di Eq che ti sei accorto aiuti a far uscire meglio, più nitido il suono?
No, guarda, non ho un set specifico o predefinito di Eq sull’amplificatore. Perché sono capace di cambiarlo ogni volta, drasticamente, sulla base del posto dove mi trovo a suonare e dove è posizionato l’amplificatore. Ti può capitare che un suono che esce grandioso in studio, ricreato identico dal vivo, con la stessa precisa Eq, faccia pena! Dipende dal posto. Ecco, di sicuro posso dirti che per l’intelleggibilità di quello che suono tendo a non esagerare mail con il gain.
Sai già di cosa parlarei nelle tue tre clinic italiane?
Non so ancora di cosa parlerò nelle clinic. Di solito lascio che sia la gente a decidere. Mi piace iniziare una clinic senza nulla di pianificato e iniziare, semplicemente, aparlatre con i partecipanti. Mi faccio fare un sacco di domando e racconto storie e aneddoti tratti dalla mia esperienza. Così, c’è la garanzia che ogni clinic sia assolutamente unica! (Che Nick e Guthrie si siano messi d'accordo? N.D.R.)
Ti confesso che quando ho saputo che sei passato a Mesa Boogie, sono rimasto stupito. Ho sempre associato quegli ampli a un suono molto distorto e aggressivo. Che non è esattamente il tuo...
Guarda, francamente, la pensavo anch’io come te su Boogie. Però, ho completamente cambiato idea su questi amplificatori quando ho provato per bene e con calma il TV-50 e il MarkV. Per la prima volta mi sono reso conto di che cosa fossero in grado veramente di fare.
E sono riuscito a tirarci fuori il suono di chitarra dei miei sogni, capisci? Non potrei chiedere di meglio.