di redazione [user #116] - pubblicato il 14 dicembre 2017 ore 07:30
I PG-13 sono i primi mini-humbucker progettati da Paul Gilbert insieme a Larry DiMarzio per la sua ultima Ibanez Fireman. Un video ufficiale li fa ascoltare.
I suoi nuovi mini-humbucker sono frutto della pura curiosità, spiega Paul Gilbert, di scoprire le vere potenzialità di un pickup a metà strada tra il single-coil e la doppia bobina, che racchiudesse il corpo dell'humbucker e l'incisività dell'avvolgimento singolo. I PG-13 sono il risultato di una lunga fase di sperimentazione e prototipazione durata circa un anno, e il risultato è ora sotto gli occhi di tutti.
Larry DiMarzio e Paul Gilbert hanno disegnato i mini-humbucker PG-13 allo scopo di rappresentare il punto d'incontro tra i mondi della singola e doppia bobina laddove Paul ha individuato lo "sweet spot" tra i due emisferi. L'obiettivo era dare vita a dei pickup definiti e incisivi, che reagissero bene alle dinamiche impartite dal musicista ma che avessero anche una buona predisposizione alla saturazione, che fornissero bassi a fuoco in ogni contesto ma con degli acuti sufficientemente a bada da trovarsi a proprio agio in blues e jazz.
Quanto partorito dalle menti di Gilbert e della squadra DiMarzio negli scorsi mesi è ora realtà, trova spazio nella ultima Ibanez Fireman del chitarrista ed è mostrato in un nuovo video ufficiale con protagonista Paul Gilbert.
Il PG-13 destinato al montaggio al manico è caratterizzato da acuti smussati e bassi presenti ma definiti, con una complessità armonica ispirata al mondo dei single coil senza rinunciare a un timbro rotondo e bilanciato sulla gamma più grave.
L'output contenuto e le piccole dimensioni evitano che il pickup suoni ingolfato o confuso anche in distorsione.
Il mini-humbucker progettato per il ponte spicca per calore. Più spinto e compresso, non ha il carico di acuti che caratterizza molti pickup in questa posizione.
Come il suo compagno da manico, il PG-13 al ponte risulta ideale per blues e rock, ma regge senza fatica le saturazioni più dure, senza rischiare di suonare mai troppo acido grazie a una risposta improntata su medi e medio-basse frequenze.
Entrambi con magneti ceramici e quattro cavi per lo split, producono sonorità interessanti anche quando miscelati tra loro. L'uscita è ben bilanciata e i pickup sommati sprigionano un tono nasale e presente, che valorizza l'attacco e la percussività delle note.