Le chitarre e gli amplificatori Fender sono oggetto del desiderio per chitarristi e bassisti di ogni epoca, ma l'azienda californiana ha a curriculum anche una discreta esperienza nel campo dell'effettistica a pedale. Dopo la e i , Fender solleva il sipario su sei circuiti inediti, tutti arricchiti da caratteristiche singolari mirate a distinguerli dalla concorrenza.
Tutti racchiusi in contenitori metallici dalle grafiche minimali e con un intelligente scomparto per le batterie posizionato nella parte bassa dello chassis per la sostituzione rapida, arrivano riverbero, delay, overdrive, distorsore, compressore e buffer.
Il Pugilist Distortion contiene due circuiti di distorsione indipendenti, ognuno con controllo di Tone e Gain, per mettere a disposizione del musicista una palette di suoni particolarmente ampia. Level gestisce l'uscita generale dell'effetto, mentre Blend dosa l'intervento dei due circuiti al servizio del risultato finale.
Il Level Set Buffer è pensato per essere posizionato a monte della catena del suono. Regola il livello del segnale in ingresso in modo da far lavorare sempre il rig al meglio e adattarsi così a qualunque strumento, anche in caso di cambio-chitarra durante un'esibizione.
Level, Hi-Freq e Load compensano il timbro e il carattere del segnale, e il footswitch funge da Mute per accordare in tranquillità.
The Bends è il compressore del gruppo, progettato per tenere a bada i picchi del segnale senza compromettere il tono. I controlli di Drive e Recovery gestiscono l'intervento dell'effetto dinamico, mentre Level dosa il segnale in uscita e Blend reintroduce parte del segnale d'ingresso per trovare l'equilibrio più adatto al caso.
Il riverbero è uno degli effetti di punta in casa Fender, e il Marine Layer Reverb intende tenere alta la bandiera con numerose sonorità a disposizione, tutte controllabili a fondo mediante Reverb Time, Damping, Pre Delay e Level. Tre piccoli selettori al centro dello chassis consentono di personalizzarne la voce passando dai classici ambienti agli shimmer più moderni.
Il Mirror Image Delay completa la gamma di effetti d'ambiente. È costruito per generare atmosfere fitte e complesse, ma risulta capace di partire anche dai più comuni effetti di ritardo, come semplici slapback o echo modulati.
Le modalità Digital, Analogue e Tape hanno ognuna due sonorità possibili e suddivisioni per ottave puntate.
Chiude la collezione il Santa Ana Overdrive, circuito basato su FET per una saturazione piena e corposa, ispirata al mondo valvolare, dove il tocco del musicista viene rispettato appieno. L'equalizzazione a tre bande con potenziometro di Presence e switch Voice permette di cucire il tono su qualunque set, e l'aggiunta di un pulsante per il boost fa del Santa Ana una soluzione all-in-one per parti ritmiche e soliste.
Mentre scriviamo queste righe i nuovi stompbox Fender non sono ancora presenti sul sito, pertanto vi consigliamo di tenere gli occhi puntati . |