Pubblicato con un aspettativa di vendita attorno alle 250mila copie, l’album raggiunse numeri di vendita impressionanti che imposero Nevermind come il disco più importante degli anni novanta.
Il disco era contraddistinto da una composizione di brani omogenei per suono e arrangiamenti che si avvaleva di un impianto di struttura semplice: strofa-ritornello-strofa-ritornello. Elemento che renderà il lavoro compatto, diretto e sempre coerente. Cobain, infatti, aveva un songwriting sopraffino.
In questo, conviveva il contrasto tra le melodie e le linee vocali di appeal immediato con il riffing di chitarra dissonante e feroce, costruito quasi interamente in power chors e su progressioni non diatoniche. Il tutto eseguito con sonorità estremamente aggressive, quasi punk.
Altro elemento peculiare della scrittura di Cobain e del suono dei Nirvana, resterà la formula della canzone silenziosa / rumorosa. Questa era rappresentata dalla differenza spaventosa di dimaniche che intercorreva tra le strofe sussurrate e suonate in punta di plettro con la brutale esplosione di distorsione e violenza degli incisi.
Una formula che Cobain ammise candidamente di aver rubato ai Pixies, band che però, nonostante il grande spessore e le intuizioni vincenti, non riuscì mai ad agganciare ascoltatori e vendite come fecero i Nirvana.
Per produrre e registrare il disco i Nirvana avevano ingaggiato Bryan Vigorson (conosciuto ai più come Butch Vig). Big condusse la produzione e le registrazione dell’album in maniera brillante ma arrivato al momento dei mix non riuscì a fare centro nelle aspettative della band. Kurt Cobain riteneva che l’album suonasse troppo sofisticato e pulito allontanandosi dall’idea nativa più vicina a sonorità punk. Venne quindi chiamato Andy Wallace, che aveva allora lavorato di recente con gli Slayer, per portare al disco la violenza necessaria. La storia racconta che Cobain comunque, non fosse totalmente soddisfatto del suono del disco che - a detta sua - continuava a suonare “più simile a un album dei Motley Crue che a un disco punk.” In realtà, proprio in questa alchimia di melodie pop, violenza punk, chitarrismo inedito e lancinante e una produzione pulita e curata si struttura la grandezza di
Nevermind, che è un disco rock mainstream fantastico.
I singoli “Smells Like Teen Spirit” e “Come As You” sono esemplari di questa ricetta musicale perfetta e in breve tempo diventato inni per le nuove generazioni.
La batteria di
Nevermind è suonata da Dave Grohl che in questo disco debutta con i Nirvana. Nato nel 1969 è cresciuto a Washington, Grohl impara a suonare sopra le canzoni di Led Zeppelin, Kiss, Motörhead e Black Sabbath.
E' un batterista dotato di un talento innato e ruvido e si ispira spudoratamente proprio a John Bonham dei Lez Zeppelin e a Dale Croverm batterista dei Melvins. Prima di unirsi a Kurt Cobain e al bassista Novoselic, Grohl si creò un nome nel circuito punk/harcore internazionale grazie agli Scream. Alla fine degli anni ottanta gli Scream si sciolsero e Grohl si traferì a Seattle dove iniziò a provare con i Nirvana. Il drumming di Grohl è semplice e diretto,a volte passionale. Se volessimo dare un’immagine al batterista rock’n roll moderno potremmo, ancora, nominare tranquillamente Dave Grohl.
Oltre alla grinta e alla potenza dei suoi colpi, Grohl sfoggia una grande predisposizione alla musicalità delle scelte batteristiche. Suona essenziale, privilegiando il tiro, quando la canzone non richiede altro. Ma è capace di sfoggiare fill poderosi quando serve dare tensione e dinamica, arricchendo con sensibilità le canzoni.
Nel rock Grohl ha sdoganato e fatto diventare di uso comune, l’utilizzo del piatto ride usato come crash per le ritmiche potenti
Autodidatta, Dave Grohl non verrà certo ricordato per i suoi virtuosismi sul drum set ma per essere stato capace di rendere speciali semplici beat e incastonarli in pezzi immortali: basti pensare alle ritmiche di “Smells Like Ten Spirit”, “In Bloom”, “Come As You Are” brani che fanno di
Nevermind la fotografia più efficace di questo strepitoso batterista, oggi cantante e - splendido - chitarrista della più grande rock band del pianeta, i Foo Fighters.
Raramente nella storia del rock un musicista ha cambiato band e strumenti con un così alto grado di successo ed efficacia come Dave Grohl.