di redazione [user #116] - pubblicato il 03 maggio 2018 ore 10:30
L'inventore delle meccaniche automatizzate che hanno diviso i fan della Les Paul dal lancio nel 2015 porta in tribunale Gibson, già sommersa dai debiti.
Non c'è pace per Gibson. Dopo le difficoltà finanziarie rese pubbliche all'inizio del 2018 e solo pochi giorni prima che arrivasse il temuto Chapter 11, Tronical Tune annunciava una causa in corso nei confronti del colosso decaduto e una richiesta di risarcimento per 50 milioni di dollari.
Tronical Tune è l'azienda tedesca detentrice del brevetto per le meccaniche automatizzate introdotte insieme alla linea Gibson del 2015 con il nome di Min-ETune e divenute in seguito G-Force.
Dopo una prima collaborazione accolta con una certa diffidenza da parte dei fan più tradizionalisti, le strade di Gibson e Tronical si sono separate fino a vederle una contro l'altra in tribunale: Tronical si è rivolta alla corte di Amburgo nel dicembre 2017 con una richiesta di risarcimento di 23 milioni di dollari nei confronti di Gibson, accusata di non aver tenuto fede al contratto di esclusiva e all'accordo di sviluppo che avrebbe dovuto impegnarla fino al 2026.
Ora un comunicato stampa - nel quale l'azienda non manca di fare cenno ai pregi dei suoi ultimi ritrovati tecnologici - rende noto che la richiesta è lievitata a 50 milioni di dollari. È superfluo sottolineare come, nella tempesta che investe Gibson in queste settimane, una notizia simile possa rappresentare un'occasione ghiotta per trovarsi sotto i riflettori della stampa internazionale.
Il mare si fa sempre più agitato intorno al colosso decadente della liuteria elettrica il cui futuro è tuttora incerto. Qualcuno, nel frattempo, si diverte a commentare gli ultimi accadimenti con una vecchia scena tratta da I Simpson: "smettila, è già morto!".