di redazione [user #116] - pubblicato il 04 maggio 2018 ore 11:00
Un'onda di vintage dal prezzo umano e dal carattere unico conquista il mercato moderno. Tocca ad Harmony tornare in gioco con chitarre e ampli d'epoca.
La storia delle chitarre Harmony ha inizio nel lontano 1892 e, tra alti e bassi, ha portato l'azienda a diventare il maggior produttore al mondo tra il 1916 e gli anni '70, con strumenti realizzati per i brand più in voga. Ora, dopo mezzo secolo di silenzio e forte di una schiera di fan alla ricerca dei pezzi più singolari dell'epoca beat e dintorni, Harmony è pronta a tornare in affari con una nuova gamma di chitarre e di amplificatori per rendere onore alla propria tradizione.
L'annuncio avviene al Namm 2018 e, nei mesi successivi, l'offerta del catalogo si è andata via via delineando fino a sollevare il sipario su quello che sembra un parco perfetto per i più nostalgici o semplicemente per chi è alla ricerca di qualcosa di "diverso".
Harmony spiega che l'intenzione della nuova gestione è creare strumenti vicini ai modelli d'epoca con alcuni accorgimenti moderni mirati a migliorarne affidabilità e suonabilità, il tutto assicurandosi di offrire sempre prezzi concorrenziali.
Le chitarre ora in catalogo sono tre riedizioni dei modelli più apprezzati dalla metà del secolo scorso, tutte con pickup di tipo Gold Foil personalizzati per Harmony.
Rispetto all'originale d'epoca, la Silhouette ha ora un body in ontano con manico in acero per una risposta più vicina ai canoni contemporanei degli strumenti bolt on di richiamo vintage.
La Jupiter, single-cut del gruppo, riceve un body in mogano pieno contro la costruzione semihollow dell'edizione originale.
La Rebel ne è l'adattamento in versione double-cut e con scala lunga da 25,5 pollici per un timbro dall'attacco più incisivo e una maggior tensione sulle corde.
Oltre alle chitarre, Harmony diventa anche amplificatori, con i modelli della serie 6 nelle versioni da 20 e da 5 watt. A questi si affianca una reissue fedele del modello 8418 proveniente dagli anni '20 con valvole originali degli anni '50, edizione limitata solo per il mercato americano.
Tutti gli amplificatori vantano una costruzione handwired e i cabinet montano altoparlanti Jensen.
L'esperienza vincente di Eastwood Guitars ha fatto scuola. Supro prima e ora anche Harmony, sembra che la scena chitarristica stia riscoprendo il gusto di un altro tipo di vintage, parallelo a quello dei grandi nomi americani, dalle cifre sul cartellino nettamente più accessibili ma non per questo meno affascinante.