Fender Jaguar American Original direttamente dai 60s
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 giugno 2018 ore 07:30
Abbiamo provato la Jaguar American Original 60s, una delle ultime novità in casa Fender. Fedele alle origini sia nel look che nel sound. L’abbiamo messa nelle mani di Michele Quaini e sparata dentro un Marashall che dai 60s arriva per davvero.
La American Original Series raccoglie modelli che si rifanno alle specifiche originali, degli anni 50 e 60 in base al modello. In redazione abbiamo ricevuto le due offset, Jaguar e Jazzmaster. Cominciamo dalla prima in uno splendido Candy Apple Red. Il case vintage ci mette già dell’umore giusto per la prova.
La Jaguar si presenta già bella settata e pronta all’uso. Nonostante il viaggio si accorda in un attimo. Il ponte è accurato nel rispettare le specifiche di quasi 60 anni fa, ma allo stesso tempo non mette a dura prova la nostra pazienza. L’accordatura risulta subito stabile e la leva si piazza al suo posto senza eccessivo gioco. Vintage si, ma con un occhio all’ergonomia. La tastiera, infatti, ha un radius di 9,5 pollici, ben più piatta dei 7,25’’ che possono risultare scomodi alle volte. Il body in ontano è verniciato con vernice alla nitrocellulosa e rispetta al millimetro le dimensioni originali. Fender assicura che nessun dettaglio è fuori posto e così sembra anche a noi.
La circuitazione composta da due single coil Vintage ’62 con le caratteristiche lamelle ai lati è completata dai controlli masters di volume e tono con in aggiunta i classici circuiti lead/rhythm e selettore bass-cut.
Nel massimo rispetto dell’originalità anche il Fender Mute, un sistema che permette di stoppare le corde grazie al contatto con una striscia di gomma azionabile tramite un piccolo leveraggio.
La lacquer finish ha un profumo inconfondibile e su strumenti appena usciti dalla fabbrica si avverte fortissimo. Collegata direttamente alla Plexi la Jaguar ci riporta indietro di mezzo secolo senza difficoltà.
Il pick up al ponte è brillante, tagliente e bastano due colpi alla leva per sentire subito tutta l’allegria del surf rock. Riverbero a cannone e un po’ di tremolo e il gioco è fatto. Se non si è abituati a tutti gli switch presenti sulla Jaguar ci si perde facilmente. Ma fissati in mente quali accendono e spengono i pick up il gioco è fatto.
La Jaguar, così come la gemella offset Jazzmaster hanno avuto una seconda giovinezza nei generi alternativi e indie. Aggiungiamo quindi all’equazione overdrive e fuzz ma il risultato non cambia. Il suono ricco e aperto continua a essere soddisfacente.
I pick up son si Vintage, ma anche alzando il gain restano compatti e con un buon output non fanno sentire la mancanza di cattiveria. Il sound resta molto definito, le note non si sovrastano e resta tutto sempre intellegibile. Il sustain non è il suo punto forte, ma, abbiamo tra le mani una Jaguar e un riverbero sotto i piedi. Non serve altro.
Con un prezzo che si aggira intorno ai 1800€ non è tra le USA più economiche. Il prezzo però è ben bilanciato da sound e suonabilità. La Jaguar 60s è uno strumento che ci ha ricordato i più vecchi ma senza i problemi che questi spesso si portano dietro.