di redazione [user #116] - pubblicato il 21 agosto 2018 ore 07:30
L’AD10 è un delay analogico semplice ed efficace. Tre controlli a disposizione e il led di status, nulla più. 280 grammi di vintage tone che abbiamo messo alla prova con Michele Quaini e la sua Fano.
Dopo aver provato l’overdrive OD10 della stessa serie abbiamo messo in catena l’AD10, il delay analogico Valeton. La livrea viola tradisce l’ispirazione Boss del progetto, del quale richiama le forme anche il case in metallo più solido di quanto ci si aspetterebbe dalle dimensioni ridotte.
I controlli cromati, ma facili da leggere, sono tre e permettono di gestire delay time, il feedback, ovvero il numero di ripetizioni e la quantità di segnale dry che si vuole mantenere.
Le dimensioni sono ridotte all’osso, tanto che i jack di entrata e uscita sono sfalsati per far si che gli spinotti da 3,5’’ non si tocchino all’interno del circuito. L’alimentazione è standard, con negativo centrale a 9v.
Il circuito con buffer interno è 100% analogico e con un Dual BBD chipset in grado di ricreare le variazioni timbriche sulle ripetizioni che vanno via via a diventare più invasive man mano che si allunga il feedback.
Abbiamo collegato l’AD10 assieme all’OD10 tra la Fano di Michele Quaini e la Plexi in sala di ripresa. Il delay si è fatto subito apprezzare per uno slapback preciso e dal timbro colorito. Le ripetizioni leggermente più scure del sound originale restano comunque nette e mai impastate, anche quando si aumentano time e feedback. È vintage, si, però non si lascia sfuggire l’occasione di giocare su arpeggi con ribattute a tempo (da impostare ovviamente con la manopola, niente TAP tempo in questo circuito) che si accavallano con precisione, scurendosi man mano e regalando quella sensazione di nastro che scorre tra le testine davvero appagante.
L’AD 10 è un delay micro che si infila in qualunque pedaliera. È realizzato con cura e ha il timbro giusto per non far rimpiangere pezzi ben più costosi. Si aggira sui 80€ l’esborso per portarsi a casa questo vintage eco tutto viola, ma ne vale la pena.