Amptweaker DepthFinder: Presence e Resonance in pedaliera
di redazione [user #116] - pubblicato il 04 settembre 2018 ore 11:30
L’accessorio Amptweaker da inserire tra Send e Return aggiunge i controlli di Presence e Resonance agli amplificatori che ne sono sprovvisti.
Amptweaker inserisce Presence e Resonance in qualunque amplificatore con il DepthFinder, filtro attivo da posizionare nel loop effetti.
Presence e Resonance sono tra i controlli meno approfonditi dai chitarristi in un amplificatore, ma possono rivelarsi risolutivi per rifinire il proprio suono in ogni condizione.
Elaborati per enfatizzare o attenuare gli estremi di banda, possono essere visti come un’equalizzazione addizionale con cui limare la risposta dello strumento in base alla venue in cui ci si esibisce. Presence è un classico negli amplificatori vintage e ha lo scopo di agire sull’articolazione delle frequenze più alte, alterando di fatto la “presenza” stessa del suono in un ambiente e in un mix. Resonance è arrivato più tardi, negli anni ’90 con la testata signature 5150, e compie il medesimo lavoro ma sulle basse frequenze, così da rendere più asciutti e definiti gli accompagnamenti, in particolare i riff distorti tipici dell’epoca.
Il DepthFinder ha il compito di integrare questi comandi negli amplificatori che non lo prevedono e risulta particolarmente utile sia nei piccoli valvolari sia negli amplificatori a transistor, che talvolta sono segnalati come troppo “asciutti” nel suono e potrebbero giovare di una spinta extra sui limiti bassi e alti della gamma uditiva.
Progettato per ampliare le possibilità di controllo di un normale amplificatore con operazioni più vicine a quelle effettuate in studio di registrazione o applicate dal fonico di sala, il DepthFinder va ad affiancare accessori come il DeFizzerator, dispositivo studiato per tenere a bada suoni troppo frizzanti e distorsioni zanzarose con un’attenuazione delle frequenze più acute rispetto ai limiti imposti dall’equalizzazione dell’amplificatore.
Sul sito Amptweaker è possibile approfondire la conoscenza del DepthFinder a questo indirizzo.