Peppino D'Agostino: respirazione e meditazione prima del concerto
di Filippo Bertipaglia [user #46004] - pubblicato il 18 settembre 2018 ore 14:30
Abbiamo chiesto allo straordinario Peppino D'Agostino quale sia la sua routine per scaldarsi e concentrarsi prima di un concerto. D'Agostino, oltre a offrirci qualche esercizio sciogli dita, ci ha raccontato come prima di salire sul palco preferisca non suonare e pensare ad altro, magari meditando o lavorando sulla respirazione.
Peppino D'Agostino non ha bisogno di presentazioni, chitarrista italoamericano fingerstyle di fama internazionale che ha collaborato con numerosi artisti quali Stef Burns, Andy McKee, Tommy Emmanuel, Eric Johnson e molti altri e ha all'attivo numerosi album solisti, oltre a essere continuamente in tour con i suoi concerti. In occasione della data allo Zio live Music di Milano abbiamo avuto l'occasione di intervistare Peppino e porgli alcune domande alle quali ci ha risposto esaustivamente.
Una domanda d'obbligo da fare a un grande chitarrista è sapere qual è il suo warm-up abituale o il suo rito pre-concerto. D'Agostino oltre a offrirci qualche esercizio sciogli dita, ha anche ammesso che prima di andare sul palco preferisce non suonare e pensare ad altro, magari meditando o lavorando sulla respirazione.
Il primo esercizio di warm-up che ci mostra il chitarrista palermitano trapiantato a San Francisco è un interessante esempio di penta-blues minore di E di chiara matrice country che utilizza le corde a vuoto risonanti tra loro. Il lick è una cascata di gruppi discendenti di quattro note dove il primo gruppo di note lascia poi spazio al seguente gruppo che parte dalla nota che era precedentemente la seconda e così via e si può riassumere con questo pattern numerico: 1234, 2345, 3456.... Il modello della mano destra utilizzato invece è prevalentemente il seguente: p, i, m, p, i, m, p, i. 0:13-0:19
Il seguente esempio è un breve accenno di scala di C. Al contrario dell'esercizio precedente non si trovano corde a vuoto che risuonano, ma è comunque una serie di gruppi da quattro note che si succedono tra loro, prima in maniera discendente e poi discendente con il sopracitato pattern 1234, 2345, 3456... Interessante l'uso del medio, indice e pollice della mano destra per suonare ad alta velocità. I valori ritmici trascritti cercano di essere fedeli all'interpretazione originale anche se chiaramente il playing di Peppino qui è molto libero. 0:20-0:25
Il terzo esercizio è parte integrante dell'arsenale di Sergio Assad (strabiliante chitarrista/compositore brasiliano meglio conosciuto per far parte del Duo Assad insieme a suo fratello Odair). L'attenzione è focalizzata sul movimento di solo due dita della mano sinistra, che partendo da corde vicine arrivano a string skipping vertiginosi. Il paio di dita utilizzate sono 1 e 2, 2 e 3, 3 e 4. 0:50-1:03
Un altro espediente di riscaldamento da parte di Peppino è quello di ripassare passaggi particolarmente intricati del repertorio che andrà a suonare poco dopo sul palco. Ecco la trascrizione del frammento tratto da “Cowboy Minestrone” suonato in quest'occasione al fulmicotone.
Oltre alla precisione ritmica nella scansione dell'arpeggio ponete attenzione alla scala discendente a battuta 5 che sottintende perlopiù l'armonia di D7 e che utilizza soprattutto l'alternarsi di indice e medio, tecnica perlopiù mutuata dal bagaglio tipico della chitarra classica. 1:16-1:26
La tonalità del frammento è G. Sempre efficace il passaggio dal IV grado C al V del V (A/C#)in primo rivolto per poi passare al V grado D. Bellissima infine l'intuizione di ottenere l'accordo di E7#9 (che risolve in A) tramite l'utilizzo della corda a vuoto di G (#9) che forma un intervallo di b2 con il G# (3° grado) posto sulla quarta corda.