Massimo Varini: per suonare con più consapevolezza ci vuole ARTE
di redazione [user #116] - pubblicato il 24 ottobre 2018 ore 15:00
A.R.T.E., acronimo di ascoltare, riconoscere, trascrivere ed eseguire, è il titolo del nuovo corso ideato da Matteo Bottini e realizzato a quattro mani con Massimo Varini per il suo Laboratorio Musicale Varini. A.R.T.E. si snoda come un percorso didattico nel quale si affrontano ear training, tecniche di ascolto e riconoscimento della parti di un brano (metrica, ritmica, accordi). Quindi, ci si concentra su come affinare gli strumenti per trascrivere le diverse parti (da una semplice chart alle melodie) fino alle tecniche necessarie per eseguire quanto trascritto in modo coerente.
Massimo Varini e Matteo Bottini hanno affinato un corso che non è rivolto esclusivamente ai chitarristi ma a tutti i musicisti.
Benché alla chitarra venga affidato il ruolo guida attraverso gli argomenti esposti nel corso di A.R.T.E. , i temi proposti appresentano una serie di contenuti fondamentali per elaborare maggiore conoscenza, consapevolezza e controllo della Musica in generale.
Infatti, non ci si concentra tanto sugli aspetti tecnici, meccani ed esecutivi chitarristici ma si cerca di offrire al musicista (già in possesso di tecniche e conoscenze di base) gli strumenti per essere più autonomo e organizzato nell’analisi e gestione di un pezzo: riconoscerne la metrica, tirarne giù gli accordi ad orecchio e quindi, confrontando accordi e melodie, ricavarne la tonalità.
Abilità che fanno da spartiacque tra il musicista professionista - o semplicemente già pronto a suonare in una band - e quello magari già tecnicamente dotato, ma ancora incapace di interagire con altri musicisti, calarsi in un contesto di gruppo o ambire a situazioni più professionali.
Da questi strumenti iniziali di analisi musicale di un brano ci si addentra sempre più in profondità e si lavora sulla capacità di risalire a quali siano l voicing più indicati da affidare agli accordi trovati e il suono più pertinente per eseguirli. Capacità per le quali una corretta e rodata capacità di ascolto sono imprescindibili. “Pensiamo a quanti musicisti, giovani o ancora poco esperti, si cimentano con le cover. Su qualche sito recuperano gli accordi del brano che vogliono imparare, magari appuntati semplicemente sopra il testo. Per loro poi, però, è difficile capire che durata dovrà avere ogni singolo accordo, che ritmica servirà per eseguire il brano.”
Il metodo fa perno su un’altra profonda consapevolezza: un musicista ambizioso non può affidarsi esclusivamente all’ascolto e alla capacità mnemonica. È necessario sia in grado di fissare in maniera ordinata e organizzata le canzoni, le parti e il repertorio che affronta.
“Saper trascrivere” spiega Massimo Varini “rappresenta una grande libertà, sicurezza ed è sintomo di professionalità. Saper indicare la tonalità attraverso l’armatura di chiave, la metrica, gestire la scrittura di una semplice progressione di accordi fino a uno spartito più complesso. Sono abilità che il corso si prefigge di insegnare”
Il percorso didattico di A.RT.E. si snoda attraverso undici brani, ispirati a sonorità e contesti stilistici noti e variegati, da affrontare tanto con la chitarra acustica, classica ed elettrica. Quindi, oltre a garantire divertimento, tanto suonato e vivacità nella proposta didattica, i brani del manuale spronano lo studente a misurarsi già con l’esigenza di una certa versatilità stilistica ed esecutiva.
Ancora una volta Massimo Varini, fa centro e mette a fuoco una peculiarità ricorrente nella sua didattica: aiutare i musicisti a mettere ordine nel loro playing, spronandoli ad approfondire elementi che sono imprescindibili per chiunque – non solo - ambisca al professionismo ma semplicemente non voglia limitarsi a suonare, sempre e unicamente, da solo.