| advertorial di accordo.it srl [user #3672] - pubblicato il 17 gennaio 2019 ore 16:00
Da Pat Metheny ai Foreigner, innumerevoli artisti si sono affidati al sistema Bose L1, evoluto in 15 anni fino agli ultimi L1 Model II ed L1 Compact.
Sono trascorsi 15 anni da quando Bose rivoluzionava il mercato degli impianti da palco con un sistema pratico, efficiente e facile da trasportare, nato con l’idea di lasciare che i musicisti si potessero concentrare solo sulla propria arte anziché disperdere energie nel comprendere e far funzionare dei diffusori.
Quando l’impianto L1 si apprestava ad affacciarsi sul mercato nel lontano 2003, i diffusori attivi tradizionali erano l’unica scelta per i piccoli palchi e non sempre la resa era ottimale.
Così Ken Jacob, co-inventore dell’L1 e Chief Brand Officer per Bose, spiega il concepimento del sistema: “il nostro obiettivo era eliminare le barriere negli eventi di musica dal vivo e consentire a tutti, sia al pubblico sia agli artisti, di ascoltare lo stesso sound”. La squadra dietro la sua nascita era costituita da ingegneri elettronici, del suono e FOH, oltre a musicisti e ricercatori attenti alle esigenze degli utilizzatori tipici. La lunga strada intrapresa dall’L1 ha attraversato innumerevoli palchi e ha impiegato oltre dieci anni di ricerca attraverso numerosi prototipi ed esperimenti dal vivo, ma il risultato ha premiato il team.
A 15 anni di distanza nel 2019, l’L1 è oggi tra le soluzioni perferite per i piccoli palchi, da musicisti e DJ. Il line array compatto firmato Bose è cresciuto fino a vedere la nascita di due nuovi modelli battezzati L1 Model II e L1 Compact e affronta il nuovo anno con promesse di un futuro ancora ricco di sorprese.