Antonello D’Urso: la finitura cambia il suono di una chitarra
di redazione [user #116] - pubblicato il 11 luglio 2019 ore 08:00
“La finitura fa” spiega Antonello D’Urso, che ha scelto una Larrivée L09 con vernice gloss per il suo timbro morbido e la capacità di attutire il feedback.
Legni, bracing, forme e misure, ogni dettaglio costruittivo altera il suono e la risposta di uno strumento musicale. Alcuni aspetti, però, sono presi in considerazione in maniera meno seria di altri, fino a relegarli in secondo piano se non, addirittura, farli considerare trascurabili.
La finitura gioca un ruolo da non sottovalutare nella capacità che hanno le tavole di vibrare con più o meno libertà. Non si parla di un colore capace di suonare in maniera diversa da un altro, come supposto di recente da Billy Corgan, bensì di una superficie che va a coprire una delicata tavola spessa pochi millimetri e tirata come la pelle di un tamburo.
Su una chitarra elettrica solid body, uno strato di vernice più o meno spesso potrebbe risultare ininfluente nell’insieme. In uno strumento acustico, dove il suono è il risultato delle pure e semplici vibrazioni dei corpi nell’ambiente, l’equazione potrebbe essere un po’ più complessa.
È ciò che ritiene Antonello D’Urso, che abbiamo incontrato armato della sua fedele Larrivée L09 per uno scambio su stile, suono ed esperienza in studio e sul palco.
La L09 di Antonello ha un top in abete rosso su fasce e fondo in palissandro. Il chitarrista giura che, grazie alla finitura gloss che ne avvolge la cassa armonica, lo strumento restituisce un timbro più morbido ed “educato”, rendendo al contempo i legni meno propensi alle vibrazioni indesiderate e al feedback che, dal vivo, è sempre in agguato.
La L09 e le chitarre Larrivée sono distribuite in Italia da Aramini.