di redazione [user #116] - pubblicato il 27 settembre 2019 ore 15:00
Una delle signature più attese del 2019, la Kelly dedicata da Jackson a Jeff Loomis è protagonista di una lunga intervista con il chitarrista, chitarra alla mano.
La collaborazione era nell’aria da un pezzo, le prime indiscrezioni sono arrivate a dicembre 2018 ma per l’ufficializzazione è stato necessario attendere il Namm 2019, quando Jackson ha alzato il sipario sulla prima Kelly progettata in collaborazione con Jeff Loomis.
Ora il solista degli Arch Enemy imbraccia per la prima volta la sua signature in un video ufficiale per Jackson Guitars e ne racconta la storia, la nascita e le scelte stilistiche che le hanno dato forma.
La Kelly di Loomis appartiene alle fasce più alte del catalogo Jackson, è realizzata con legni scelti e componenti di pregio, tutto confezionato in un’estetica ricercata, all’insegna del metal più puro.
La finitura satinata nera, a pronunciare le profonde venature del frassino usato per il body, fa spiccare per contrasto la scelta di adottare un binding bianco intorno a tutto il top e al manico, in tinta con i segnatasti a pinna di squalo.
Il manico è in acero, incollato al corpo e completato da una tastiera in ebano: 24 fret su un diapason da 25,5 pollici e un raggio variabile da 12 a 16 pollici per una suonabilità decisamente moderna.
Un ponte Floyd Rose 1500 è stato fortemente voluto da Jeff per assecondare i fraseggi più estremi, che vengono valorizzati da un comparto elettronico votato alla definizione e all’intelligibilità. Una coppia di humbucker Blackout firmati Seymour Duncan e disegnati a quattro mani con il musicista promette un output consistente e una voce sempre a fuoco. A regolarne l’uscita non c’è alcun controllo di tono, ma solo un selettore a tre posizioni e un volume master, a sottolineare la natura di ascia da metal dura, cruda ed efficace come lo stile dell’artista che le presta il nome.