Accordo: Zvex celebra i Fab Four con un Fuzz Factory inedito

Il fuzz Zvex sarà anche associato a generi musicali più moderni e psichedelici, ma è innegabile l’influenza che la tradizione anni ’60 ha giocato nella nascita del Fuzz Factory.
Giunto ormai alla settima edizione, tra revisioni al circuito, all’interfaccia e al sound, lo stompbox si presenta ora completo di due footswitch e un’espressività notevolmente ampliata grazie a una gestione dell’oscillazione decisamente estrema. Ormai maturo, il fuzz decide di celebrare la storia con un’edizione limitata ispirata a un anniversario impossibile da ignorare per qualunque musicista: usciva 50 anni fa Abbey Road, uno tra gli album più ispirati dei Beatles.

Zvex celebra i Fab Four con un Fuzz Factory inedito

Sullo chassis del rinnovato Fuzz Factory, quattro “mascotte” del laboratorio del Minnesota attraversano le strisce pedonali in uno scenario acquerellato sullo stile della copertina impressa sull’album del quartetto di Liverpool.

I controlli sono posizionati in cerchio intorno a un oblò dal quale si possono intravedere, illuminati da due LED arancioni, i diodi al germanio responsabili di una distorsione sporca, compressa, ai limiti dell’effetto “ampli guasto”. Si tratta di esemplari NOS provenienti da riserve anni ’60 e sulla loro scocca si legge rispettivamente 1969 e 2019, in riferimento all’anniversario per il quale Zachary Vex ha sfornato l’edizione limitata.

Il DNA del Fuzz Factory resta immutato con la release limitata, offrendo tutto il corredo di suoni a cui gli sperimentatori del noise sono abituati. Da qualche edizione a questa parte, oltre ad aver ricevuto un secondo footswitch per una sonorità alternativa grazie a un’azione decisa sull’equalizzazione, il pannello sfoggia un selettore rotativo a nove posizioni per portare in oscillazione la distorsione attraverso un’ampia gamma di frequenze, generando rombi e fischi alla bisogna.

Solo dodici Fuzz Factory celebrativi di Abbey Road sono stati prodotti ed è possibile che, mentre leggete queste righe, siano già tutti andati a ruba. La colorata pagina dedicata dal sito ufficiale merita comunque una visita, a questo link.