di redazione [user #116] - pubblicato il 23 ottobre 2019 ore 08:00
Gavino Loche e Gabriele Palazzi si prestano per un esperimento di registrazione binaurale: un concerto da ascoltare in cuffia come se fossi davanti al palco.
L’audio binaurale, letteralmente “a due orecchie”, è una tecnica di registrazione del suono innovativa che prende via via sempre più piede in ambiti disparati. Dalla musica ai film, passando per le applicazioni terapeutiche e l’intrattenimento, il binaurale si fa strada per la capacità di creare una suggestione unica, in cui l’ascoltatore si sente immerso in maniera tridimensionale nell’ambiente ritratto.
La registrazione ha lo scopo di ricreare la maniera naturale in cui l’orecchio umano percepisce i suoni intorno a sé e interpreta le rifrazioni sonore che, decodificate dal cervello, creano un’immagine dell’ambiente circostante, dando informazioni sulla direzione e la distanza da cui i suoni provengono.
Tutto ciò è reso possibile dall’utilizzo di particolari microfoni e accessori che imitano i “filtri” generati dalla testa umana e dai padiglioni auricolari. Una volta indossate un paio di cuffie, l’ascoltatore avrà l’impressione di trovarsi esattamente nel punto in cui l’audio è stato ripreso.
Grazie a Stefano Arciero, specialista in riprese del suono con tecnica binaurale, abbiamo effettuato un esperimento di registrazione con la collaborazione di Gavino Loche e Gabriele Palazzi. Il duo si è esibito per le nostre telecamere davanti a un sistema Neumann KU-100, la cosiddetta "dummy head" con due orecchie sintetiche e, all'interno, microfoni di alta qualità capaci di interpretare il suono circostante come farebbero due orecchie umane, con una fedeltà impressionante.
Il primo brano eseguito è “Sultans Of Swing”. Per un ascolto adeguato è importante indossare delle buone cuffie: ciò che ascolterete è esattamente quanto abbiamo avvertito noi, seduti di fronte al palco, con le sensazioni di direzionalità e tridimensionalità che ne derivano.
Segue “Mission: Impossible”, tema dell’omonimo film. Il brano, d’impianto più ritmico e dal forte impatto, è l’ideale per godere delle rifrazioni sonore generate dall’ambiente tutto intorno alla “testa” del Neumann.