di redazione [user #116] - pubblicato il 15 gennaio 2020 ore 20:00
In questa lezione omaggiamo quella che a detta di tanti, è la più grande chitarra del rock, quella di Eddie Van Halen. Lo facciamo privilegiando una fase particolare della storia della band, quella di "5150", disco che garantì ai Van Halen il primo posto in classifica e che segnò un decisivo cambio di formazione con l’ingresso di Sammy Hagar alla voce. In cattedra un ospite di lusso, Alberto Bergonzoni chitarrista della cult band degli Atroci.
Eddie Van Halen resta uno dei chitarristi più innovativi della storia del rock.
Il suo impatto nel mondo della chitarra, alla fine degli anni ’70, fu rivoluzionario: Van Halen riusciva a sintetizzare tra loro, creando un mix esplosivo, la classe pentatonica di Clapton, la verve del fraseggio di Charlie Cristian e la componente più selvaggia e fantasiosa di Jimi Hendrix. Il tutto pronunciato con una velocità e una pasta sonora per allora impensabili, tutt’ora affascinanti e stupefacenti per timbro e proiezione esecutiva.
In questa lezione, proponiamo un assolo in stile Van Halen che omaggia una precisa fase del chitarrismo di Eddie, quello del disco “5150” uscito nel 1986. L’album segna un deciso cambio di suono rispetto ai lavori precedenti più estremi, aggressivi e virati verso l’hard rock. In “5150” complice l’abbandono di Ted Templeman, produttore che aveva realizzato i primi dischi del gruppo, il sound si fa più morbido, bagnato negli effetti e amalgamato nel mix, vicino a un’estetica più pop, cara agli anni’80. Il playing di Eddie si adegua e dove prima aveva stupito per irruenza e velocità ora conquista per eleganza, cura nelle rifiniture e scelte melodiche. Il disco segna anche la fine dell’era di David Lee Roth, sostituito alla voce da Sammy Hagar e garantisce ai Van Halen di conquistare per la prima volta il primo posto della classifica di Billboard.
Testimonianza straordinaria di questo periodo è il video live registrato dalla band durante il tour di promozione del disco, “Van Halen - Live Without a Net” che fotografa Eddie Van Halen in assoluto stato di grazia, nel suo momento artistico e chitarristico: un’autentica divinità con Floyd Rose e Humbucker al ponte.
Per questa lezione abbiamo il piacere di coinvolgere un grande chitarrista rock italiano, Alberto Bergonzoni, noto per essere la sei corde della cult band di Heavy Metal demenziale, "Gli Atroci". Ecco l'assolo composto da Alberto in pieno stile "5150".
Da questo assolo abbiamo isolato sette passaggi salienti che riportiamo in trascrizioni dedicate, accompagnate dalle note esecutive proposte da Alberto Bergonzoni.
Questo fraseggio è tutto suonato tutto sulla terza corda: l’attenzione all'intonazione dei bending è fondamentale per eseguire tutte le note correttamente.
Occhio al E suonato con armonico artificiale all'inizio della seconda battuta: va preso in hammer on al 9° tasto praticando una lieve martellata col dito medio della mano destra in prossimità del tasto stesso, mentre la sinistra è sul A al 2° tasto.
Ecco una sequenza di tapping in terzine di sedicesimi sulla prima corda.
Fondamentale è lo slide crescente sul F# alla terza battuta.
Ancora tapping. La difficoltà di questo lick è passare dall'iniziale movimento in ottavi al successivo movimento terzinato, anche se si tratta di una semplice scala maggiore in tapping.
Un'idea ritmica per suonare un accordo di E7. Il fraseggio deve essere suonato pizzicando con medio e anulare
Anche questo passagggio deve essere suonato pizzicando con medio e anulare ma la difficoltà è che i bassi sul A e sul F# vanno eseguiti in palm muting col plettro.
Adesso attenzione agli accenti e a suonare tutto staccato usando la tecnica di mollare la pressione della mano sinistra ad ogni movimento.
Pennata in strumming sulle prime 2 corde e finale con legato dal 2° tasto al 21° con largo vibrato finale!