Ma a rendere particolarmente sfizioso questo appuntamento è il fatto che sia un sassofonista molto originale che, a sua volta, trova nel suono dei chitarristi tanti elementi di ispirazione. Grazie a un personale e approfondito lavoro di ricerca, Marco negli anni ha esplorato le possibilità dell’effettistica applicata al Sax, riuscendo ad arricchire il suo bagaglio espressivo con possibilità sonore ispirate anche alla chitarra Rock. Strabilianti, per esempio, le sue reinterpretazioni dei muri di distorsione di Tom Morello o Kurt Cobain.
Nella chiacchierata di questa sera in compagnia di Gianni Rojatti, Marco ci offrirà la possibilità di parlare tanto di solismo (suggerendo spunti di studio dal fraseggio jazz utili ai chitarristi di scuola rock blues) tanto di pedali, amplificatori e microfoni con la stessa verve nerd di un chitarrista scafato.
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