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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Joni Mitchell open tunings

di Claes [user #29011] - pubblicato il 02 luglio 2020 ore 16:03
La regina è Joni Mitchell - la sua varietà di tunings impone cambiare chitarra in palco di continuo e ci vuole un roadie all'erta. Lei proviene dal Canada, dalla città di Saskatoon (come Neil Young). È andata oltre il DADGAD e ne ha inventato perlomeno una dozzina www.jonimitchell.com/music/notation.cfm e scommetto che si inventava qualcosa di strano lato tuning da poi usare per scriverci un pezzo. È partita da cantautrice + chitarra acustica diventando elettrica e più tardi con Jaco Pastorius (!) al basso. Il pezzo è Woodstock https://www.youtube.com/watch?v=0MeZ6gLA3u4 e qui la si vede in una versione elettrica, da sola.   

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di tittis [user #28285]
commento del 02/07/2020 ore 17:30:19
e scommetto che si inventava qualcosa di strano lato tuning da poi usare per scriverci un pezzo.." ahhh, l'hai detta, la voce della verità. Personalmente l'ho sempre trovata irritante ( de gustibus, eh) in un documentario sembra che il suo disco che ha venduto meno si sia fermato a 500mila copie...all'anima. Sempre nello stesso, mentre suonava una delle sue nenie...ehm canzoni, ad un certo punto ha fatto un accordo mettendo dalla parte superiore del manico il ditino indice sulle ultime tre corde (mi, la ,re) per circa 1 secondo, forse due...eeehhhh che raffinatezza, la canzone non sarebbe stata la stessa senza quella posizione...si è capito che non mi stà simpatica?
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di coldshot [user #15902]
commento del 03/07/2020 ore 12:00:27
Mi sa che ti piace la Pausini, il che va benissimo.....
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di tittis [user #28285]
commento del 03/07/2020 ore 13:56:49
...esagerato...
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di Blue Oyster Cult utente non più registrato
commento del 02/07/2020 ore 21:00:3
Esatto la nostra Joni si fatta un bel pò di accordature "personalizzate" negli anni,oltre alle solite aperte.
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di Esteban III [user #6161]
commento del 02/07/2020 ore 21:47:19
Ammemipiace. Che abbia inventato accordature aperte o le abbia utilizzate mi sembra una questione di lana caprina. Si parla di una donna che negli anni ha prodotto e portato in giro musica e arte. Può piacere o non piacere però album come Ladies of the Canyon, Shadows and Light, Hejira, Don Juan's Reckless Daughter li ascolto sempre volentieri. Ma come sempre i gusti son gusti. Comunque il brano proposto da Claes è Coyote, per me meglio nella versione con Pastorius e Metheney
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di ares [user #1335]
commento del 02/07/2020 ore 23:33:34
Joni Mitchell l'ho scoperta nel periodo di massimo splendore della musica californiana dei primi anni '70. Non sto qui a fare la sua storia, ma vorrei sottolineare la sua capacità di farsi accompagnare da giovani (all'epoca) musicisti straordinari, che hanno fatto la storia.
Lo testimoniano due live: Miles Of Miles del 1974 e Shadows And Lights del 1979.

Per chi non lo sapesse, la band che la accompagnava nel primo comprendeva Tom Scott ed un poco più che ventenne Robben Ford.
Ancora più stellare la band di Shadows and Lights: Michael Brecker, Pat Metheny, Lyle Mays, Jaco Pastorius, Don Alias!

Come ricordo personale, l'assolo in "Amelia", mi ha fatto innamorare della musica di Pat Metheny, e quindi, per li rami (dal dixieland alla fusion) risalire al jazz che fino a quel momento ignoravo totalmente, se non per aver solo sentito nominare Louis Armstrong o Miles Davis o Charlie Parker.
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di Claes [user #29011]
commento del 03/07/2020 ore 18:30:10
Ero negli Stati Uniti 67-68, ero fotografo, carta stampa ma sopratutto stampare in camera oscura con radio KRLA sempre accesa - hits: "On The Road Again" / Canned Heat, "All Along The Watchtower" / Hendrix, "Dream A Little Dream Of Me" / Cass Elliot dei Mamas and Papa's e... "Both Sides Now" / Judy Collins vai al link e tornato poco dopo a Venezia, Radio Capodistria ha trasmesso la versione di Joni Mitchell. Conoscevo "Both Sides Now" a fondo e sono rimasto stregato a sentirla con la sua chitarra.
FBASS mi ispirato a scrivere dato che ha menzionato Joni Mitchell nel suo recentissimo articolo su strumenti scordati - dimenticati o quasi.
Per "Coyote", l'ho scelto in versione da sola dato che si vedeva bene la chitarra e si vedevano vari trucchetti interessanti. Ma, come scrivi, niente batte la band per Shadows and Lights, Metheny and Pastorius che ho visto prima di scegliere la versione qui da usare. La ragione per scrivere rimane la stessa, cioè spronarvi a fare esperimenti. L'idea prima è "che tutto sia facile" e quello che sembra impossibile a livello di stretch della dita! Spesso da usare con un capo. Avendo la tonalità e l'andazzo del pezzo si accorda la chitarra per intuito e con corde libere a go-go.
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di dale [user #2255]
commento del 03/07/2020 ore 09:07:08
fantastica Artista, ai vertici di un'epoca irripetibile per la chitarra e per il rock.
Le sue sonorità spaziano molto oltre la musica folk, ha vissuto intensamente quegli anni incredibili e ci ha lasciato autentiche pietre miliari da ascoltare e riascoltare all'infinito. Grandissimo uso di accordature aperte ma sempre tutto funzionale alla musica.
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di pelgas [user #50313]
commento del 03/07/2020 ore 14:39:08
Robben Ford!
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di Claes [user #29011]
commento del 04/07/2020 ore 12:53:59
Impegnata, forse? È tipo TESTO poetico + soundtrack. Quello che mi ha incuriosito è la faccenda tuning e come viene fuori (sound elettrico). La chitarra sembra senza pickup - avrà un sistema piezo e funziona bene. Da parte mia, 2-3 chitarre sotto tortura a seconda del pezzo per overdubs da risonanza extra - roba da home recording se avete una chitarra non usata. Al mix, se ne sente solo la mancanza se facendo un raffronto con o senza.
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