di TidalRace [user #16055] - pubblicato il 29 luglio 2020 ore 11:00
La storia della chitarra elettrica è tutt'altro che lineare e scontata. Archtop sperimentali e lap steel dalle soluzioni innovative gettavano le basi per le moderne solid body.
Dopo il primo modello Rickenbacker in alluminio o in bakelite - la famosa “Frying Pan A-22” del 1931 - altri costruttori cominciarono ad applicare pickup magnetici ai loro strumenti, spesso con cassa archtop, ovvero alta e vuota. Tra questi National, Epiphone e Gibson.
National Electric Spanish del 1935
Dopo aver ideato la “Tricone” nel 1927 con il marchio National e fondata nel 1929 la Dobro - dagli stessi fratelli Dopyera - le due aziende si unirono nel 1935 per costruire chitarre elettriche archtop con buche a effe marchiate National, Dobro e Supro su cui vennero installati pickup magnetici progettati da Victor Smith. La serie New Yorker del 1936 era una lap-steel disponibile a sei, sette o otto corde, con un design che raffigurava un famoso grattacielo di New York. Furono realizzati anche modelli senza buche e con due pickup, tra i primi al mondo, come il modello Sonora del 1939. Nel 1942 la società venne rilevata e cambiò nome in Valco Manufacturing Company.
Electar Century del 1939
Il marchio Electar fu usato da Epiphone sui propri modelli elettrici di chitarre dal 1935 al 1939 e sui primi amplificatori dedicati. Il modello Century, senza spalla mancante, aveva un solo pickup installato al ponte, molto simile a quello Rickenbacker. Nel 1939 fu ideato il pickup Master da Herb Sunshine, tra i primi ad avere sei poli regolabili individualmente per correggere il volume di ogni singola corda. Nello stesso anno, il marchio Epiphone si sostituì al marchio Electar anche per i modelli elettrici.
Epiphone Zephir del 1941
Epiphone continuò il lavoro svolto con il marchio Electar e prima ancora Electraphone, producendo i primi tre modelli archtop, Century, Zephyr e Coronet, con pickup al ponte a sei viti regolabili.
Gibson ES-150 del 1936
La Gibson ES-150 del 1936 fu la prima archtop della marca a essere equipaggiata di un pickup di tipo single coil in posizione al manico invece che al ponte come usava Rickenbacker. Il pickup, ideato da Walt Fuller, aveva una lama centrale ed era fissato al top con tre viti e una piastra interna, che servivano anche per la regolazione della distanza dalle corde. La cassa era ancora intera, cioè senza spalla mancante e quindi l’accesso ai tasti era agevolato fino al 14° tasto, in corrispondenza dell’attaccatura manico-corpo. La parte elettronica era gestita da un volume e da un tono. Questo tipo di pickup e di conseguenza lo stesso strumento fu dedicato poi a Charlie Christian, quale riconoscimento per aver utilizzato tale modello in maniera molto innovativa. Il modello originale fu prodotto fino a metà anni ‘50.
Gibson EH-150 Electric Hawaiian del 1937
Lo stesso pickup era montato in posizione al ponte anche nei modelli lap-steel di casa Gibson, sia in versione standard, sia in quelli a doppio manico, con sei o otto corde e tastiera in palissandro a 29 tasti.
Gibson ES-300 del 1941
Nel 1941 la ES-300 era il modello elettrico più costoso di Gibson e la sua particolarità era uno strano pickup di tipo single coil, molto allungato e disposto obliquamente. Tale posizionamento permetteva di suonare le note basse raccogliendo il suono grosso dei magneti posti vicino al manico e un suono invece molto ricco d’armoniche sulle prime corde. Tale caratteristica non sembra però aver avuto molto successo, in quanto non fu più riproposta. Nello stesso anno il modello adottò un più semplice pickup single coil, montato in posizione leggermente obliqua al ponte.