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SHG 18 visto da Fulvio Pitteri
E' stata una manifestazione che, a mio modo di vedere, ha superato le altre precedenti (e non solo quelle di Milano), come affluenza e partecipazione. Anche se mancavano, per ovvi motivi, alcuni espositori stranieri, ho notato un affluenza superiore alla media. Per questo intendo, non solamente dal punto di vista numerico, ma anche da quello qualitativo. Si è notato, in una maniera molto chiara, uno spostamento della ricerca degli stumenti, dal vintage "all'usato", quello tradizionale, quello che mantiene vivo queste manifestazioni e quello che, sempre secondo me, dovrebbe essere rivalutato, perché è quello che tiene musicalmente coeso questo settore. Senza questi appassionati che cercano uno strumento adatto alle propie tasche, perché è bello, perchè è raggiungibile, perché suona bene, perché è tenuto in maniera decente e che si commuovono a dover sacrificare i loro risparmi (magari di mesi), queste manifestazioni farebbero fatica a continuare. Se tutto dovesse essere imperniato sul vintage, potrebbero essere fatte per 4 eletti e questa sarebbe la morte per le fiere di questo genere e sono contento che questo non accada. Chitarre vintage non ce ne sono più (quelle vere), o meglio se vuoi le trovi, ma dentro c'è di tutto, forse anche un tostapane, e pagarle il triplo per un tostapane rispetto ad una nuova che suona meglio, è una tua scelta, ma dopo non lamentarti ed in ogni modo, non ce n'erano. Ormai chi ne ha una, giustamente se la tiene. Continua...
di Fulvio Pitteri [user #99]
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SHG 18 visto da Mario Monteleone
La prima sensazione che ho avuto entrando domenica mattina all'Alcatraz di Milano, è stata quella di essere capitato in una specie di paradiso per chitarristi. Peraltro ero alla mia prima vera partecipazione, per cui l'impatto è stato davvero forte. Grazie alla impagabile ospitalità di Alberto Biraghi e di Accordo, sono potuto entrare quando la sala non era ancora aperta al pubblico, quindi ho potuto perlustrare con molta tranquillità. Ho davvero visto molto di più di quanto avessi sperato. Sono principalmente un chitarrista acustico, e per non tediarvi con le mie solite manie, lo dirò una volta sola che le chitarre esposte da Danilo Metelli erano davvero dei gioielli - come hanno anche detto altri visitatori. Ma allo stand di Prina c'erano delle bellissime Larrivée, le Lakewood, una Breedlove e alcune Tacoma, e sparse per l'enorme sala ho anche visto delle Lowden, una splendida Martin D-45 Limited Edition, alcune Taylor, una OM di Sandro Bonora, la produzione semi-acustica di Michelutti e molto di più di quanto riesca ora a ricordare. Continua...
di Mario Monteleone [user #10]
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SHG 18 visto da Massimo Caselli
Complimenti per la manifestazione sempre all'altezza. Continua...
di Massimo Caselli [user #98]
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SHG 18 visto da Davide
....e oramai sono passati anni dal primo SHG in cui ho messo piede,in un lussuoso hotel multipiano di milano. Fu la mia prima volta. Ma subito volli sfidare il mondo, portando con me papà incupito dalla lontananza di tutto il calcio minuto per minuto e una classica alhambra deciso a venderla per passare a un'elettrica. E l'affare del secolo avvenne. Ma poi di elettriche non se ne vide complice l'ennesima sconfitta dell'inter a s.siro di quell'anno. Almeno cosi piace ricordarmi. Quest'anno sempre alcatraz e il bilancio è in passivo per il secondo anno di seguito. Nessuno più che compra!!! E neanche il cambio corde gratis!!! Ma l'anno prossimo? Sarò ancora li ad aspettare di incassare soldini per comprare qualche bella chitarra, magari lontano da quel simpatico signore col mega contrabasso in fibra che tutti ammiravano mentre dei miei pezzi non si accorgeva neanche l'annoiata fidanzata che passava col proprio chitarrista. Eppure ho già una mezza idea per Ancona, complice forse un pranzo o una cena marchigiana a scrocco ma la"passione è la passione" come disse il mio buon compaesano e amico Orazio quando mi diede da provare la prima Strato della mia vita e quindi continuate tutti cosi che va bene anche quando va male perchè "la passione è la passione". monte@email.itDavide Continua...
di Davide [user #96]
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SHG 18 visto da Dave Electric
Entrare a SHG 18 un po' come andare al Luna Park. Ci sono gli imbonitori (venghinosiorivenghino), la Bella del tiro a segno (tre colpi tre milioni), gli Scherzi di Natura (cfr.la chitarra a forma di fiamma), gli "autoscontri" (ociochemibuttigilostand), l'ottovolante (il virtuosismo breath-taking di alcuni dimostratori) e il tunnel dell'orrore (qualche inevitabile sonora...ciofeca). Che vi devo dire, a me il Luna Park è sempre piaciuto (allo chic preferisco lo shock) e quest'anno era più vivo che mai. Continua...
di Dave Electric [user #56]
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SHG 18 visto da Giulio Laurenzi
Continua...
di Giulio Laurenzi [user #97]
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SHG 18 visto da Massimo Caldarelli
Complimenti vivissimi per l'shg, ci siamo divertiti veramente molto, incredibile il Bermuda Guitar Trio, tantissime belle cose e grandi acquisti. Un grazie di cuore per aver organizzato una manifestazione del genere. Un appunto solo : una pedana alta almeno un 50 cm. per i vari maestri che si esibiscono, in modo che anche chi è dietro possa vederli ed apprezzarli come si conviene, non è il mio caso ma per l'amico che era con me, che è alto un c...o e tre barattoli, è stata una vera tortura. m.caldarelli@rosenet.itMassimo Caldarelli Continua...
di Massimo Caldarelli [user #58]
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Prina a SHG 18
Da Porta Ticinese all'Alcatraz per un giornoLe più belle chitarre elettriche di Jean Larrivèe, liutaio canadese (per averle normalmente occorrono da 6 mesi a 1 anno di prenotazione). Continua...
di redazione [user #116]
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Musikalia a SHG 18
La Musikalia, situata alle falde dell'Etna, ha iniziato la sua attività nel 1958 ad opera dei fratelli Alfio e Salvatore Leone che hanno saputo far rinascere l’artigianato locale degli strumenti musicali, tanto richiesti e apprezzati nel mondo per la grande tradizione liutaia fortemente radicata nella città di Catania.   Continua...
di Alfio Leone [user #89]
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