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Alfio Cantarella: addio alla batteria del Beat italiano
Alfio Cantarella: addio alla batteria del Beat italiano
di [user #116] - pubblicato il

Alfio Cantarella è stato il batterista dell'Equipe 84, nel periodo aureo della band, quando il grippo era il volto probabilmente più rappresentativo del Beat Italiano.

Il movimento, sviluppatosi nella prima metà degli anni 60, nasceva sull'onda dell'allora dilagante Beatles mania e della conseguente British Invasion: era un rock'n'roll nel quale la chitarra sperimentava con i primi fuzz, sempre a braccetto con l'organo, su strutture armoniche e melodiche fresche, mai troppo complesse. Semplicità imposta dal fatto che molto dei gruppi beat formatisi in quegli anni - e diventati poi molto popolari - erano composti da ragazzi giovanissimi, esordienti, non musicisti professionisti. Proprio questo affascinava del Beat: un movimento musicale che partiva dal basso, dall'approccio più spontaneo alla musica e dalle compagnie di amici e le cantine, arrivava ai piani alti della discografia. Mancava ancora nel rock tanto quell'approccio più psicadelico, blues e virtuosistico portato poi da Hendrix e Cream; tanto quello più colto e impegnato maturato nel folk e nel progressive.

Alfio Cantarella: addio alla batteria del Beat italiano

Canterella fonda l'Equipe 84 assieme a  Victor Sogliani, Maurizio Vandelli e Franco Ceccarelli nel 1963. In soli tre anni, la band pubblica vari singoli, un album e si presenta a Sanremo con un 45 giri “Un giorno tu mi cercherai”, che come B-Side ha la canzone “L’antisociale”, scritta da Francesco Guccini.
Nello stesso anno, arriva anche il grande successo: l'Equipe 84 pubblica il pezzo destinato a diventare la Hit più grande e note della band "Io Ho In Mente Te". 
Nel 1970, Cantarella viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti: arrestato, è costretto a sospendere l'attività con la band.
Il ritorno è nel 1973, con l'album "Dr. Jekyll e Mr. Hyde", ultimo inciso dalla band con il nome originale.
Dopo lo scioglimento dell'Equipe 84, Cantarella ha continuato a lavorare con successo nella musica; negli anni ottanta è stato produttore di Zucchero e Sergio Caputo. A seguire si è dedicato al mondo dei concerti, come responsabile generale del booking per le tournée di Franco Battiato, Alice, Eugenio Finardi, i Pooh, Anna Oxa, Matia Bazar e tanti altri...


 
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