Io, un modestissimo strimpellatore del "4 corde", che aveva incominciato gli studi di uno strumento musicale nel mondo dei "Fiati", cioè con un sassofono contralto, una passione per uno strumento che avevo sentito suonare nel 1961 da Fausto Papetti in un 45 giri intitolato "Scandalo al Sole", che mi era stato regalato insieme ad una fonovaligia Europhon modello Kosmophon, quando vidi che un po' a tutti i musicisti famosi veniva assegnato uno strumento che loro preferivano suonare più degli altri, decisi: "non sarò famoso, anzi forse sono solo una mezza schiappa, però uno strumento che mi faccia individuare subito dalla cerchia degli amici, Angela mia prima fregatura amorosa del 1968 in testa, lo voglio". La prima scelta cadde su una Lap Steel Hofner modello 111, comperata nuova dai Fratelli Miletti nel 1968 per lire 30.000, poi, passando al basso a fine anno, il mio preferito fu il Fender Precision, versione 1959, quello con la tastiera in palissandro, color sunburst, e tali sono rimasti fino agli inizi del nuovo millennio. Anno 2000, avevo rifiutato un cambio alla pari tra la mia Stratocaster American Standard ed una Fender THE STRAT color Lake Placid Blue del 1983, ma che aveva tutti i frets da sostituire, quando per lire 700.000 il mio amico-dentista Lorenzo mi propose una Fender STRAT del 1991, 24 frets, tremolo Kahler, hadware black e pickup al ponte Di Marzio splittabile, unica mia perplessità il colore, era un rosa fuxia che non tanto mi "sconfiferava" perchè lo reputavo "effeminato", però nelle posizioni 1,2 e 3 del comutatore a 5 posizioni suonava molto "Stratocaster" anche se i pickups erano molto più vicini tra loro visto lo spazio ridotto dalla tastiera più estesa. E lei ora la mia signature :
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