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La prima chitarra elettrica di mio figlio
La prima chitarra elettrica di mio figlio
di [user #39186] - pubblicato il

Accompagnare un chitarrista in erba per il suo primo acquisto elettrico può essere molto istruttivo: per lui, ma anche per il musicista più esperto che lo segue. Lo racconta il nostro lettore theoneknownasdaniel.
L'estate sta finendo, e un anno se ne va. Questa è stata un'estate molto particolare, soprattutto per mio figlio sedicenne: ha deciso di impegnarsi con la chitarra classica e, complice l'amicizia con altri coetanei con interessi simili, ha deciso di imparare a suonicchiare.

Decide di non fermarsi davanti alle prime difficoltà, mi chiede aiuto e consigli e, con la caparbietà di chi ha deciso che gli piace, riesce a suonare qualche canzone.
Tra i gruppi che ascolta, oltre a formazioni nuove che fanno musica moderna - per me inascoltabile in quanto triste, senza la rabbia dei teenager - ci sono i Nirvana, che lui definisce come il suo gruppo preferito. Questo mi fa sentire sia vecchio sia giovane allo stesso tempo, vecchio per la difficoltà nell'apprezzare la musica "nuova" che ascolta, giovane perché erano anche i miei preferiti quando avevo la sua età.
E quindi inizia a scaricarsi le tab di Cobain e soci, divertendosi a suonare i brani dell'Unplugged. Lo facevo anche io!

La prima chitarra elettrica di mio figlio

A metà agosto maturiamo insieme la decisione: prendiamoci una chitarra elettrica come si deve, che possa piacere a entrambi, ma che abbia lui come primo utilizzatore. E, dato l'amore per i Nirvana, si tratta di una chitarra a scala corta: Jaguar o Mustang.
Penso che per iniziare possa essere una buona soluzione, la scala corta dovrebbe essere più facile da suonare. Del resto l'aveva pensato pure Leo Fender introducendo la Musicmaster come chitarra per gli studenti. E la Jaguar ha un design immediatamente riconoscibile, che si porta dietro un immaginario davvero vasto di rock, palchi, sudore, musica, rabbia e sberleffo. Insomma, una chitarra da fighi.

La prima chitarra elettrica di mio figlio

Raccogliamo tutte le informazioni sulle chitarre a scala corta di casa Fender e di tutto il resto dei produttori. Nel frattempo gli faccio provare la mia Telecaster messicana, che ha un manico davvero comodo. Gli piace il suono, apprezza il manico più sottile della classica, ma vuole il look della scala corta.

Fatte queste doverose premesse, ci rechiamo in negozio con una lista di chitarre da provare. Sarà un lungo sabato pomeriggio. Forse.

Spieghiamo la nostra idea al buon Marco, commesso che mi ha più volte indirizzato correttamente per i miei acquisti in casa Fender, e ci smonta subito l'idea: "se vuoi suonare il grunge, hai bisogno di un suono grosso. Prendi una semiacustica, guarda, questa Ibanez ce l'ho anch'io e la uso per fare le serate, va benissimo e costa di meno".

La prima chitarra elettrica di mio figlio

Ci troviamo in mano una Ibanez AS53. Praticamente la metà del budget che avevo stanziato. Collegata a un Blackstar HT20 sul canale overdrive, tira fuori un suono bello pieno, grosso, che copre tutte le frequenze.
Bum.
Cerco subito di trovare dei difetti: la chitarra però è stata settata in negozio, l'ottavatura del tune-o-matic è perfetta, il manico dritto e stabile, tolgo l'overdrive e metto il clean ma non trovo nessun buzz su nessun tasto.
Mentre mio figlio è ancora con il sorriso stampato, gli ricordo che è bene provare le chitarre sul pulito, perché tutte le chitarre suonano grosse e cattive con tonnellate di gain.
Devo dire che mi sorprende, continuo a mal sopportare gli humbucker (per mio limite, apprezzo i P90 ma proprio gli humbucker non mi piacciono) ma devo ammettere che questi non suonano male, sebbene siano ceramici. Certo, hanno una potenza che infastidisce, però se si regolano bene i volumi e il gain si ottiene con il pickup al manico un suono quasi acustico. Non chiudo i toni perché non sono capace a suonare jazz, ma immagino possa dare qualche soddisfazione ai principianti anche in questo contesto.

La prima chitarra elettrica di mio figlio

Il look della chitarra è insieme spartano e rifinito: spartano perché la verniciatura e i pickup urlano economicità, ma il binding che corre lungo tutto il corpo e la tastiera, unito a tasti mai sporgenti e non jumbo le danno un senso di ben rifinito. Il ponte, per quanto economico, dà idea di affidabilità. Non credo che le meccaniche possano regalare troppa stabilità, ma si può dire solo con un uso prolungato nel tempo.

La provo ancora perché non può essere che una chitarra da poco più di 300 euro suoni così bene, provo a modulare la dinamica della pennata e nonostante l'output da metallo pesante riesco ad abbassare il volume e la tendenza a saturare, ottenendo delle belle sfumature.

Vogliamo provare anche altro per essere sicuri della scelta. Ci avviciniamo alla Jaguar Player, quella con pochi controlli, humbucker al ponte e single al manico. Un buon compromesso secondo me, l'unico switch è per splittare l'humbucker al ponte (oltre al tre posizioni per la selezione del pickup), elettronica di facile comprensione e palette sonora decisamente variegata. Sto per prenderla dalla rastrelliera ma mi sorprendo delle parole che sento: "no, non mi piace poi così tanto vista da vicino".
È proprio vero che la teoria a volte si chiama così perché... funziona solo in teoria. Tutta l'estate a sbavare sulla Jaguar e adesso mi perde la testa per una semiacustica... che costa quasi la metà!

Impongo allora un test con la Duo-Sonic, che mi è sembrata su YouTube quella che suonava meglio. Bocciata esteticamente la Mustang (con mio pianto interiore, in silenzio, a testa bassa).

La prima chitarra elettrica di mio figlio

La collego al Blackstar di prima, apro il volume e suono. Sono a casa.

Pickup al manico pulito, rotondo, gentile, ci si suona dal funk a Hendrix ed è una goduria, per me vale da solo l'acquisto della chitarra. Il manico è morbidissimo, i bending escono pure troppo facilmente. Il pickup al ponte è ben definito, con acuti in evidenza e un pelino di cattiveria, la posizione centrale è un sogno, miscela l'articolazione e l'acidità del ponte alle note piene del manico.

Anche in questo caso la chitarra è ben settata, intonata, con manico dritto e nessun tasto morto.

Sposto il selettore del canale sull'overdrive, si apre una tavolozza sonora che spazia veramente nei generi più disparati. Devo dire che questo Blackstar HT20 è davvero un signor ampli, se già non fossi più che fornito a casa sicuramente ci farei più di un pensiero.

La mia faccia estasiata però non trova conferme con la prova del futuro destinatario della chitarra. Sì, il manico è comodo e la mano sinistra fa meno fatica... ma l'altra chitarra piace di più. Nonostante la cassa più grande, è più reattiva e riesce a spaziare da un suono quasi acustico a un suono quasi metallaro. La Duo-Sonic, per quanto dolce, sembra più limitata.

Devo essere imparziale e ammettere la sconfitta. Probabilmente sono solo vecchio e sto cercando suoni che mi ricordino i vecchi dischi, quelli registrati prima ancora che nascessi, che danno una certa autorevolezza a certi suoni: riprodurli mi fa sentire più vicino ai miei modelli e mi sento più bravo. Lasciarli per altri suoni mi fa uscire dalla comfort zone, e probabilmente senza i miei riferimenti non posso apprezzare i suoni diversi.

Il buon Marco ci chiede le nostre impressioni, io gli dico che amo il suono Fender, ma che il mio chitarrista in erba preferisce l'Ibanez.

Marco ci fa provare allora quella rossa, perché secondo il giovine virgulto "più tamarra". Detto sedendosi di fianco a una Jackson gialla con pickup rosa fluo è quasi inaccettabile, ma cosa possono saperne i giovani della tamarraggine imperante negli anni '80... Beh, comunque proviamo la rossa - su consiglio di Marco - per essere sicuri che suoni sempre uguale e che non abbia magagne, e decidiamo per lei.

La prima chitarra elettrica di mio figlio

Immagino le possibili reazioni: "ma non hai provato la Mustang con i P90", "non hai provato la Danelectro", "ci stava, a questo punto, una prova di una Jackson" e via dicendo.
Avrei potuto fargli provare una Custom Shop, avrebbe sempre preferito l'Ibanez rossa, perché conosco quello sguardo... e non avrei potuto impormi, gli avrei fatto prendere una chitarra con cui non sarebbe scattata nessuna scintilla.
Visto il prezzo molto basso, aggiungiamo due pedali, un chorus e un overdrive, più un alimentatore one-spot, e non raggiungiamo ancora il budget della Duo-Sonic. Pazzesco.

Chorus e overdrive sono Mooer: il King Ensemble e il Green Mile. Fanno il loro dovere senza grandi fruscii o perdite di segnale, devo dire che il Green Mile fa anche più di quanto mi aspettassi, quasi come un TS-7 sebbene la sua modalità "hot" in realtà aumenta il volume a dismisura senza aumentare troppo il gain, amplificando forse troppo le basse frequenze. Ci ho giocato poco, magari non ho capito bene come regolarlo, ma già con le prime regolazioni al volo mi piace. Il King Ensemble è un chorus molto ordinato, non troppo intenso ma aggiunge il suo senza storpiare troppo il suono, più vicino a un Boss che a un EHX, sebbene più rispettoso del suono originale di un Boss.

La prima chitarra elettrica di mio figlio

Torniamo a casa, montiamo tutto in cameretta con il Terror Stamp come ampli e una cassa da 12 pollici. Nel silenzio della cameretta la sensazione di output esagerato viene confermata: per avere un suono pulito devo tenere il gain dello Stamp a circa 1/4, mentre con le altre chitarre che ho viaggiamo da 1/2 (single coil) a 3/8 (P90 e humbucker). Poco male, quando e se sarà necessario cambieremo i pickup, magari in prima sede li allontaneremo un po' dalle corde. Per ora va bene così, c'è molto lavoro da fare dal punto di vista dell'esercizio e della teoria, e se un suono molto cattivo serve per coadiuvare lo sforzo, ben venga.

Che cosa ho imparato da questo sabato pomeriggio?
Che ci si può documentare tantissimo e farsi mille progetti, ma alla fine succede sempre qualcosa che non va come previsto e bisogna essere pronti a cambiare idea.
Che le informazioni su Internet sono corrette, ma corrispondono veramente a ciò che, nel profondo, vogliamo?
Se non siamo più che sicuri, comprare uno strumento musicale online, sintetizzatori esclusi, non è mai una buona scelta: provare, toccare con mano e farsi consigliare da chi ogni giorno ne vede e ne prova non ha prezzo. 
Che le chitarre da principianti sono davvero tante, e suonano pure bene.

Finalmente a casa sento più note che click di mouse e tastiera provenire dalla camera del mio primogenito, e non posso che esserne felice e orgoglioso. È bello condividere con i propri figli una passione così grande.
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di eko22 [user #15375]
commento del 05/09/2023 ore 08:30:08
Bellissimo!
Che invidia, mia figlia e mio figlio hanno fatto qualche anno di chitarra ed erano molto bravi ma poi si sono stufati.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:12:25
Mia figlia ha un talento per la musica pazzesco… ma alla prima difficoltà lascia perdere. Forse è solo troppo piccola, magari crescendo migliorerà in quanto a pazienza e passione… senza passione non è divertente suonare, e capisco chi lascia perdere. E capisco ancora di più chi invece, nonostante le difficoltà e goi scarsi risultati, continua!
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 07/09/2023 ore 08:19:42
Hai centrato completamente il punto, oggi la musica suonata è poca per cui i ragazzi/e non si appassionano nonostante siano bravi.
Io invece per imitare i Metallica o i Megatedth sono ancora qua che provo a fare l'assolo di Master of Puppets, male, dopo 30'anni :):):)
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 05/09/2023 ore 10:24:54
Ciao Theone, amo Ibanez, però, avendo a disposizione un gruzzoletto maggiore, avrei optato per l'AS73, sempre rossa uguale, ma con gli Ibanez Classic Elite in alnico, per il resto credo siano chitarre molto simili. Buon inizio per tuo figlio. Ciao, Paul.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:17:14
Ciao Paul!
Penso anch’io che la AS73 non sarebbe stata per niente una brutta scelta, magari per la prossima chitarra lo convinco a puntare su qualcosa di meglio… per il momento è contento e suona tutti i giorni, meglio di così non può andare!
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 07/09/2023 ore 10:40:40
L'AS 73 è una gran chitarra (ce l'ho) però ha i ceramici (ora monterò dei P94). Gli alnico cominciano con l'AS93
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 07/09/2023 ore 11:55:0
Ciao Alex, l'AS 53 ha i ceramici, l'AS73 ha gli Alnico Classic Elite (Alnico V), come puoi vedere nei vari siti di vendita. Il top, su quella chitarra, sono gli Ibanez Super 58 (Alnico III, "piu' paf dei paf"), montati sulla AS 93 e su tutti i modelli superiori di semiacustiche fino a 3000 €. Poi, se vuoi passare ai P-90 e' una tua scelta legittima. Ciao, Paul.
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 07/09/2023 ore 15:09:08
I Classic Elite sono ceramici, fidati.
vai al link
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 07/09/2023 ore 21:07:21
Ciao Alex, hai ragione, andavo a memoria, ero certo che la 73 avesse gli alnico V, ma sbagliavo, sono ceramici, per arrivare agli alnico V (super 58, li ho sulla AR300) occorre arrivare alla 93. Saluti, Paul.
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 08/09/2023 ore 10:52:38
Sì infatti. Per quello dicevo che metterò dei P94 Alnico. I Super 58 sono dei gran pick up
Rispondi
di deviha [user #15757]
commento del 08/09/2023 ore 14:13:33
L'AS93 pur rimanendo economica, è pazzesca!!! sia dal punto di vista liuteristico che di suono (pickup stupendi). Secondo me è tra tutte il punto più vantaggioso nel rapporto tra qualità e spesa!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 05/09/2023 ore 10:27:09
Eh già, le chitarre andrebbero sempre provate.
C'è da dire che oggi, con le opzioni di restituzione che ti offrono tutti, puoi provare e restituire.
Ho comprato una chitarra di pregio, usata, on-line da un negozio, e la prima cosa che mi ha detto è stata: se non ti piace me la rimandi indietro e ti rendo il pagamento.
Certo che andare in negozio e fare le comparazioni è meglio.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:21:4
A me piace sempre molto perché su internet sei comunque preda tuo malgrado di informazioni sempre tendenziose; anche nella buona fede, una descrizione di una chitarra su queste pagine lascia comunque un sentimento, una sensazione, che ti spinge a ordinare il modello x o il modello y.
In negozio invece senti e tocchi, le tue convinzioni maturate sul web si fanno deboli e ti ritrovi a portare a casa strumenti che non pensavi fossero interessanti, e invece dopo un paragone ti sembrano migliori della chitarra che avresti voluto.
Certo che se fosse dipeso solo da me quella Duo-Sonic… devo trovare l’occasione di farmi un regalo!
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 05/09/2023 ore 10:27:11
Bellissimo racconto.
Sono ricordi che accompagneranno entrambi per tutta la vita, mi hai fatto tornare in mente un acquisto simile (risalente a circa 28 anni fa) fatto con mio padre.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:25:38
Grazie!
Spero rimanga un bel ricordo per entrambi, io purtroppo non ho un granché di ricordi con i miei legati all’acquisto di strumenti musicali, mi feci accompagnare da loro per la prima tastiera, la batteria ed un piatto della Ufip… e poi ho iniziato ad andare da solo, percepivo che non era qualcosa che ritenessero utile, anzi, era uno spreco di soldi.
Di sicuro non c’è stato nessun ritorno economico, ma mi sono sempre divertito tanto!
Rispondi
di AmF [user #59582]
commento del 05/09/2023 ore 13:58:44
Bellissimo articolo, erano anni che non toccavamo certe vette.
Sto inginocchiato da ore e sto rileggendo più volte l’articolo: sprizza passione, gioia e dolore da tutti i pori.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:28:04
Grazie! Sono contento che ti sia piaciuto!
Spero di poter descrivere ancora altri acquisti fatti in tandem, è stata una bella emozione!
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 05/09/2023 ore 15:06:18
Complimenti a tuo figlioper l'acquisto, sembra proprio che abbia fatto la scelta per lui migliore. Ad essere sincero poi lo capisco, anche io sono affascinato da sempre dalle semiacustiche.
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:30:47
Grazie!
In effetti a casa abbiamo parecchie chitarre, ma nessuna semiacustica. Vediamo come procederà con lo studio, magari per i 18 ci scappa una Gretsch…
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 05/09/2023 ore 15:37:21
A me la prima elettrica l’hanno regalata gli zii nel lontano 1996 o 1997. Non ricordo precisamente.
Andai a via San Sebastiano (chi è di Napoli sa cosa fosse quella strada in quegli anni) intenzionato a tornare a casa con una strato rossa (o chitarra stratoide visto il budget non altissimo). Dopo aver provato di tutto e di più in quasi tutti i negozi (che pazienza mio zio),ed allora erano davvero tanti, alla fine tornai a casa con una Les Paul Epiphone Made in Czech di un colore che non ho mai saputo ben definire. Mi innamorai di come fosse comoda morbida e semplice da suonare rispetto a tutte le altre provate (probabilmente era stata anche settata molto bene, ma a 15 anni non sapevo neanche cosa fosse l’action, il truss rod o l’ottavatura)
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:40:49
Sono i trucchi che si imparano col tempo… ma che sembrano pura magia quando non li conosci!
Il corpo, come il carattere delle persone, cambia, è anche probabile che quello che ci era comodo da adolescenti ora (perlomeno per me) che iniziamo a mettere i capelli bianchi è scomodissimo.
Quella Epiphone comunque ha fatto il suo dovere, perché se sei su questo sito dopo tutto questo tempo a condividere le tue passioni… è anche merito suo!
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 06/09/2023 ore 21:30:49
Il suo dovere lo fa ancora oggi. Piena di cicatrici ma suona ancora che è una meraviglia. Non è fisicamente con me ma è rimasta nella casa dei miei a 800km di distanza. Ma prima o poi troverò un posto per farla tornare qui con me!!!
Rispondi
di reliu [user #45175]
commento del 05/09/2023 ore 15:46:59
Grazie...
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:42:04
Grazie a te per la lettura! Spero di avere altro materiale da condividere che possa essere altrettanto interessante!
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 05/09/2023 ore 16:46:06
Che bell'articolo! Ora i miei figli sono piccoli ma spero di trovarmi nella situazione che hai descritto tra qualche anno ;)
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 05/09/2023 ore 20:22:58
Vedrai che la storia si ripeterà: il DNA è quello giusto
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 07/09/2023 ore 15:50:12
❤️
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:43:04
Mi associo a DAME54, le tradizioni di famiglia vanno sempre rispettate!
Rispondi
di latin28274 [user #45548]
commento del 05/09/2023 ore 17:38:53
E' un racconto dolcissimo, forse il sogno di chiunque di noi suoni. E la chiosa finale è perfetta.
Mia figlia ha un anno e mezzo, per adeso sgrana gli occhi e sorride quando mi avvicino con l'acustica, passa la mano sulle corde all'altezza della buca quando faccio gli accordi, mi guarda incuriosita e partecipe quando le suono e canto le canzoni che conosce (zecchino d'oro et similia)... Chissà se la fascinazione le continuerà!
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 06/09/2023 ore 18:37:18
La fascinazione non può che proseguire, se posso consigliarti non spingerla involontariamente a suonare, lascia una chitarra poco più che giocattolo o un ukulele da pochi euro in giro.
E, se riesci, aspetta fino alla terza / quarta elementare… prima manca la pazienza, chi inizia prima o è un piccolo genio o è spinto dai genitori e nel secondo caso lascia poi perdere.
Rispondi
di latin28274 [user #45548]
commento del 07/09/2023 ore 10:26:34
assolutamente, non forzerò niente! c'è già una Yamaha acustica 3/4, vediamo che succederà quando vorrà (e se vorrà) capire meglio cosa sia!
Rispondi
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