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Le migliori T-Style per fascia di prezzo
Le migliori T-Style per fascia di prezzo
di [user #62015] - pubblicato il

Pochi design sono entrati nel cuore di musicisti e appassionati come quello della Telecaster. Un tripudio di semplicità il cui suono, tagliente e incisivo, ben si sposa con le linee spartane e le finiture essenziali che presenta.
A prescindere dal genere di appartenenza, oggi esistono strumenti T-Style adatti a soddisfare le esigenze più disparate: sia in termini sonori sia di fascia di prezzo. Imbracciare una Telecaster è un’esperienza unica, tanto da rendere questo strumento il numero uno per moltissimi chitarristi. Sin dalla sua nascita, la Telecaster ha diviso la pletora di chitarristi, pur lasciando una certezza: coloro in grado di superare la poca ricercatezza estetica che caratterizza i modelli più fedeli agli standard hanno la possibilità di esplorare orizzonti sonori del tutto nuovi, accedendo a un sound crudo, ma estremamente carismatico.

La Telecaster è stata - e continua a essere - la chitarra di punta di un numero smisurato di grandi della musica. Da Bruce Springsteen a Thom Yorke, passando per Jimmy Page, Jeff Buckley e Prince. Alla base di questi presupposti si pone l’ampia disponibilità di T-Style attualmente sul mercato. Di seguito, si troveranno alcune delle entry più interessanti divise per fascia di prezzo.

Harley Benton TE-52
Appartenente alla serie Vintage del marchio proprietà di Thomann, la TE-52 rappresenta la Telecaster secondo Harley Benton. Un prodotto rivolto al pubblico di massa, apprezzato e richiesto dal primo momento in cui è apparso sull’e-store tedesco. Un design classico e un suono improntato verso i fasti d'epoca rendono la TE-52 un prodotto ideale non soltanto per i principianti in cerca di strumenti entry level, ma anche per tutti coloro che, pur amando il look e il suono tipico delle chitarre T-Style, preferiscono acquistare strumenti accessibili e dall’elevato rapporto qualità/prezzo. Tra il frassino scelto per il corpo e l’acero tostato del manico presente nelle ultime versioni, la Harley Benton TE-52 ha tutti i crismi per essere considerata un best buy.

Le migliori T-Style per fascia di prezzo

Squier Telecaster Thinline Classic Vibe ‘60s
Salendo di prezzo, si trova una delle colonne portanti della fascia media del marchio Fender. La linea Classic Vibe offre funzionalità, design e resa sonora a prezzi particolarmente competitivi. Per questa ragione, è diventata una delle favorite dei chitarristi in tutto il mondo. Pur essendosene parlato non poco, questa serie continua a dire la propria e a rendere necessario un inciso su una delle più recenti release: la Thinline ‘60s. Questa Telecaster Semi-hollow in stile anni ’60 offre un timbro fedele all’originale e specifiche vintage molto convincenti. A impreziosire ulteriormente la serie Thinline, però, sono le finiture: ben cinque, di cui degli affascinanti Sonic Blue e Desert Sand, un elegante Sherwood Green, l’appariscente Aztec Gold e infine il più semplice - ma sempre di effetto - natural. A meno di 500 euro, queste Thinline rappresentano una delle proposte più allettanti e meglio riuscite di Squier.

Le migliori T-Style per fascia di prezzo

Fender Vintera ‘60s Telecaster Bigsby
Raddoppiando il budget ed entrando nel range Fender Made In Mexico, è possibile scorgere tra gli highlight più interessanti la serie Vintera. La Telecaster ‘60s con Bigsby rappresenta un tributo perfetto al connubio tra la chitarra e questo peculiare vibrato, risalente già alla seconda metà degli anni ’50 e i primi ’60. Con un manico a C, un radius da 7.25” e 21 tasti Vintage, la Vintera offre un’esperienza da chitarra del passato, pur essendo costruita negli stabilimenti messicani con tecniche moderne e soluzioni eco friendly come la tastiera in pau ferro. Questa Telecaster, inoltre, è costituita da un corpo in ontano, un manico in acero trattato a uretano lucido, due single coil Vintage Style ‘60s e un ponte Bigsby B-50 Licensed. Di sicuro, questa take ai fasti delle Telecaster della seconda metà del secolo scorso farà gola ai chitarristi rock e agli amanti degli stili più classici.
Per i più curiosi, la collezione Vintera II è da poco giunta alla ribalta, con il ritorno del palissandro e del frassino.

Fender Jason Isbell Custom Telecaster
Si potrebbe tranquillamente considerare un top di gamma Fender Made In Mexico. Strumento signature del chitarrista simbolo dell’Americana, la Telecaster Custom Jason Isbell presenta una interessante finitura Chocolate Burst, arricchita dal doppio binding color crema su body in stile ’59. Le specifiche sono quelle di una Tele ‘60s, mentre i pickup sono stati personalizzati per l’occasione da Tim Shaw su specifiche di Isbell stesso e il ponte è con sellette cilindriche in ottone, in modo da richiamare i canoni delle Telecaster d’epoca. Infine, è presente un trattamento Road Worn, con cui è stato conferito un aspetto relic allo strumento. La Jason Isbell è una chitarra da performer, piacevole dal punto di vista visivo e dall’alto rendimento in termini qualitativi. Questa Telecaster classica e senza compromessi punta ai chitarristi capaci di andare oltre i pregiudizi infondati del Made In Mexico, investendo in una chitarra con cui connettersi dal primo tocco e vivere grandi soddisfazioni.

Fender American Ultra Telecaster
La serie Ultra rappresenta la visione moderna e di fascia premium di una Telecaster moderna secondo Fender. Con body in ontano o frassino, tastiere in acero o palissandro e 22 tasti medium jumbo, le Ultra offrono versatilità e possibilità di personalizzazione sia in termini di essenze sia di finiture. Tra le feature più interessanti di questa linea, si trovano sicuramente lo switch S-1 con cui selezionare il cablaggio in serie o in parallelo, il treble bleed con cui mantenere gli acuti anche a volumi bassi, le meccaniche deluxe autobloccanti e i pickup noiseless arrivati all’ultima versione aggiornata. Il contour heel permette un accesso agevole agli ultimi tasti, mentre il belly cut offre una sensazione di maggiore ergonomia quando la si imbraccia. La Telecaster Ultra rappresenta il punto di incontro tra innovazione e avanguardia, con il concept della Telecaster che, pur non essendo stravolto, viene implementato con caratteristiche in grado di rivolgere lo strumento ai chitarristi moderni, soddisfacendo le esigenze di session men e professionisti in cerca di un coltellino svizzero da adattare a ogni circostanza.
chitarre elettriche fender harley benton squier telecaster
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di dariorepen [user #15510]
commento del 12/10/2023 ore 14:14:5
Certe differenze di qualita' costruttiva (materiali-elettronica-cura dei particolari, specie di riferimento storico), si riscontrano solamente nei prodotti del Custom Shop e in tono minore alcuni prodotti American Vintage (specie la prima serie) oppure le sempre ottime Made in Japan.
Per il resto le Mexico e pure certe Squire riescono comunque a garantire almeno le tipiche caratteristiche timbriche delle Tele a prezzi di gran lunga inferiori, ma per questo non da sottovalutare; suonano comunque decentemente bene.
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di MM [user #34535]
commento del 12/10/2023 ore 14:24:39
Ho un'American Vintage della prima serie, ieri sera l'ho portata in sala prove, attaccato il jack e fatte le prime note... tutti si sono girati di scatto.
Quella di Jason Isbell, bellissima.
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di zabu [user #2321]
commento del 12/10/2023 ore 16:53:50
Devo dire che riguardo le Made in Japan ci sono secondo me a volte un pochino troppe aspettative. Io ne ho avute personalente 3: due Squier della prima metà anni '80 che erano molto buone (una aveva il seriale JV) e poi -più recentemente- una Strato riedizione 68. Sulla carta quest'ultima era ottima: pickups americani di serie, corpo in ontano (non tiglio come molte giapponesi più economiche) e specifiche Vintage. Nei fatti una delle Strato più afone che ho mai avuto: rivenduta al volo e poi per un periodo ho preso una American Original '50, che era completamente un'altra storia come suono. Ovviamente per un singolo caso non pretendo di fare di tutta l'erba un fascio. La 68 giapponese aveva certamente un'ottima liuteria, ma credo che ad ingolfare il suono contribuisse molto la verniciatura al poliestere. Non consiglierei però a qualcuno di mettersi alla ricerca di una giapponese pensando che sia necessariamente meglio di una messicana dei modelli di punta (Classic Series, Vintera, Road Worn), soprattutto anche per il sovrapprezzo richiesto sul mercato dell'usato.
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di sarcaster82 [user #27905]
commento del 18/10/2023 ore 12:29:5
Sulle giapponesi concordo.
Anche io, per esperienza diretta, consilglierei i modelli messicani da te citati.
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di Rothko61 [user #32606]
commento del 12/10/2023 ore 17:30:23
Il titolo dell'articolo sembrava promettere bene.
Pensavo di trovarci un'analisi di molte T-Style di varie marche (Charvel, Ero, ESP LTD, FGN, Schecter, Sire, Topai, Vintage, Godin G&L, Suhr, Xotic... e via suonando), invece si resta in casa Fender, tranne che nel caso della Harley Benton.
Sono più che convinto, anche per averne provate alcune, che nelle varie fasce di prezzo ci siano scelte migliori.
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di MAURIZIO [user #49375]
commento del 12/10/2023 ore 21:00:5
Topai...tanta roba! 😅
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di Rothko61 [user #32606]
commento del 12/10/2023 ore 21:03:23
Ahahah... Non so come suonano le Topai, ma le Tokai vanno alla grande!
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di Tubes [user #15838]
commento del 15/10/2023 ore 16:41:28
mmmmmmhhhh una bella Topai sai che mi attizzerebbe? ahahahah
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 12/10/2023 ore 22:10:31
Stessa cosa l'avevo fatta notare nell'articolo della stessa serie sulle Les Paul: si rimane sempre sugli stessi marchi e poco approfondimento.
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di ludusus [user #2549]
commento del 13/10/2023 ore 09:33:17
Concordo in pieno.
A questo punto meglio andare sul sito tedesco e ordinare i modelli T-style in ordine crescente di prezzo...
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di alexus77 [user #3871]
commento del 13/10/2023 ore 04:48:28
Mah, spendere sui 2k per una American Ultra mi sembra un po' buttare via i soldi. Per quelle somme allora, meglio spendere un poco di piu' e farsi qualcosa come una LsL, o una Suhr, o una CS, anche usate, che li ti ci avvicini come prezzo.
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di NicolaVendrame [user #63907]
commento del 13/10/2023 ore 09:32:56
Buon giorno, prendo spunto dall’articolo per esprimere il disappunto che provo leggendo “accordo”. Da qualche mese a questa parte trovo che gli articoli siano vuoti di contenuti e troppo spesso sembrino un catalogo parziale delle offerte di mercato. Come anche sottolineato da Rothko61, il mercato offre una varietà di prodotti in stile Telecaster che: non solo soddisfa tutti i palati e tutte le tasche, ma di gran lunga sono superiori in rapporto qualità/prezzo alle sopracitate Fender. Credo che una rivista di qualità dovrebbe porsi come obiettivo editoriale maggiore approfondimento e obiettività nei contenuti.
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di ludusus [user #2549]
commento del 13/10/2023 ore 09:36:32
Ben detto!
Concordo, soprattutto sull'obiettività dei contenuti.
Rispondi
di spaccamaroni [user #7280]
commento del 14/10/2023 ore 13:59:24
Anche a me questi articoli sembrano delle (parziali) vetrine pubblicitarie, con l'utilizzo probabilmente volto ad alimentare il mercato...e ad aiutare il colosso tedesco.
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di Groove76 [user #59336]
commento del 14/10/2023 ore 11:38:31
Da possessore della Jason Isbell confermo che si tratta davvero di una chitarra fenomenale, per materiali costruzione e pickup.
Secondo me la cosa più importante in una chitarra è il feeling, quello che senti toccandola e suonandoci.
E la la Isbell è fantastica, per me ovviamente, per il feeling del manico.
E poi come ho detto, per i pickup
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di savakingyes [user #50496]
commento del 15/10/2023 ore 10:08:38
La migliore, per fascia di prezzo, resta la NON CITATA come tante altre, Schecter TP.

Oltretutto la prima serie di questo modello (quella made in Korea e con il pick up al ponte quarter-pound marchiato Schecter) aveva un rapporto qualità/prezzo sbalorditivo... una vera eccellenza per la qualità dei legni utilizzati, la bellezza estetica e uno shape del manico davvero indovinato.

Poi nel tempo le ho regalato prima una bella accoppiata di pick-up boutique (Bertozzi V52), poi delle meccaniche autobloccanti ed infine uno switch a 4 posizioni (così da poter mettere i due pick-up anche in serie) ma, detto tra noi, tutte queste piccole modifiche le ho fatte più per sfizio che per reale necessità.

PS: Cambierei il titolo dell'articolo in "La migliore marchetta per Thomann e le Fender Telecaster".
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