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Plick The Pick: la proposta Made In Italy di plettri innovativi
Plick The Pick: la proposta Made In Italy di plettri innovativi
di [user #62015] - pubblicato il

Col passare degli anni, il mondo della chitarra ha affrontato un processo di innovazione profonda. L’avvento della tecnologia ha migliorato le funzioni e la qualità degli strumenti anche nelle fasce entry level, pur mai concentrandosi sull’importanza del plettro. Plick The Pick si è affermata come un game changer in questo contesto, sviluppando plettri all’avanguardia adatti a tutte le esigenze.

L’azienda italiana in ascesa nel panorama chitarristico contemporaneo offre al pubblico di artisti un range variegato di plettri, adatti a tutte le esigenze, sia per chitarristi acustici sia elettrici e per i bassisti. Plick The Pick rappresenta una novità importante nel settore, visto il prezzo competitivo a cui vengono proposte le loro creazioni, impreziosite da una ricerca costante nell’innovazione durante il processo di progettazione e produzione, caratterizzato da una filiera etica che valorizza e tutela i lavoratori.

Plick The Pick sarà tra gli espositori di SHG 2023 il 18 e 19 novembre presso il Palazzo delle Stelline a Milano. In vista della fiera, la redazione di Accordo ha scambiato qualche parola con il suo fondatore, per scoprirne le ultime novità e i dettagli sulla presenza del marchio in fiera.

Avete delle novità in cantiere?
Sempre! Anche perché novità è un po’ la parola d’ordine per Plick The Pick. Il brand è nato proprio per offrire qualcosa di completamente diverso e innovativo, partendo da uno strumento come il plettro, per il quale avevamo percepito la sensazione che fosse stato fatto pochissimo in termini di ricerca e innovazione. Tante le novità in arrivo in occasione di SHG: dai plettri per mancini a quelli per mandolino e mandola. Inoltre, stiamo lavorando sui plettri thumbpick: altra piccola rivoluzione nel mondo dei plettri. Sul fronte novità, poi, sottolineerei anche un dettaglio di produzione: realizziamo alcuni plettri con stampanti 3D e attualmente nessuno utilizza ancora questa tecnologia nel mondo dei plettri.

Cosa esporrete in fiera?
Tutto il nostro catalogo: 16 modelli di plettri divisi in tre grandi categorie; plettri per chitarra elettrica, acustica e basso elettrico. Inoltre, segnalo la presenza di un nuovo plettro per basso, da affiancare ai già presenti Propeller e Fat Ass. Ci saranno anche altre novità, ma voglio che restino sorprese, oltre ad alcuni dei nostri plettri aggiornati con l’utilizzo di nuovi materiali.

Plick The Pick: la proposta Made In Italy di plettri innovativi

Ci saranno dei dimostratori al vostro stand?
Uno dei nostri fiori all’occhiello è rappresentato dai tantissimi musicisti professionisti legati a Plick The Pick. 
Grandi nomi della nostra scena, ormai diventati amici se non addirittura preziosi collaboratori: Alessandro Martini, Mattia Tedesco, Frank Martino, Matteo Da Ros, Kaj delle Bambole di Pezza, Giorgio Santisi, Andrea Lombardini Gianluca Martino, Bob Gagliardi, Luigi Schiavone, Thalia Bellazecca… 
Tanti di loro passeranno sicuramente a trovarci al nostro stand dove offriremo, tra l’altro, la possibilità di provare i nostri prodotti: il pubblico è benvenuto!! 
Inoltre, sabato sul main stage suonerà il nostro Gianni Rojatti per raccontare e far sentire il suo plettro Signature GR.

Come attirerete il pubblico verso il vostro spazio? A quali iniziative avete pensato?
Come in passato, ci auspichiamo la presenza di un pubblico numeroso, che popoli armoniosamente e in modo naturale sale e stand. Ci siamo organizzati per cercare di spiegare e descrivere al meglio i nostri plettri, per farne comprendere l’unicità: pensiamo di esporre dei modelli di plettro a grandezza maggiorata, così da rendere più evidenti le caratteristiche che contraddistinguono Plick The Pick. Valutiamo anche la presenza di un monitor con sequenze di immagini con cui percorrere il ciclo di progettazione e produzione dei nostri plettri.

Quali sono i vostri obiettivi per SHG?
Miriamo a portare i nostri plettri a un numero sempre più ampio di musicisti: professionisti, semplici appassionati e principianti assoluti. Il confronto costante con i musicisti, del resto, continua a essere una fonte inesauribile di ispirazione. SHG è una vetrina di livello nazionale. Esserci per noi significa far vedere che l’azienda è presente e investe sul proprio futuro.

Quali sono le feature più interessanti per le quali i chitarristi dovrebbero utilizzare Plick?
Innanzitutto, la comodità con cui si reggono i nostri plettri. La prima cosa che si percepisce è il maggior controllo e la mancanza di stancamento nelle articolazioni. Questo garantisce una ottimizzazione della meccanica della plettrata. Arrivano poi a ruota le caratteristiche tecniche di Plick The Pick, oltre al range di proposte differenti per generi musicali diversi, tratto distintivo del brand.
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di Doppio Malto [user #52847]
commento del 08/11/2023 ore 09:25:56
Colto la palla al balzo, ordinato il pacchetto "Blues/Rock"... verdemo dal vero che effetto fanno :)
Rispondi
di Merkava [user #12559]
commento del 08/11/2023 ore 10:35:49
Io ne sono oramai dipendente. Ogni volta che vengo in Italia ne ordino alcune unita' nel timore, spero infondato, che spariscano dalla circolazione...
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di Doppio Malto [user #52847]
commento del 09/11/2023 ore 14:27:27
Li proverò con calma, intanto posso dire che mi sono arrivati in 24 ore dall'ordine, e il servizio di spedizione e tracciamento è stato ottimo!
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di TB [user #1658]
commento del 09/11/2023 ore 21:11:30
Avviso: questo commento non è sponsorizzato, però... come dirlo senza troppa enfasi? Sono dei plettri ECCEZIONALI, veramente dei game changer, almeno per me.
Li ho scoperti un mese fa a Musika 2023, ne ho comprato qualcuno per prova, ho ordinato subito gli altri e adesso uso solo loro (Trouble e Home, per la precisione, ma anche lo Europe in cellulosa ha il suo perché).
Sono talmente ergonomici e naturali che i plettri tradizionali, piatti, non li "capisco" proprio più, tanto intralciano inutilmente il movimento della mano tra le corde.
Il catalogo è veramente vasto e le differenze tra i vari modelli si percepiscono molto bene, impossibile non trovarne qualcuno adatto al proprio modo di suonare.
Datemi retta, fatevi un piacere e provatene qualcuno, se non tutti: a 2-3 euro l'uno l'intero catalogo costa quanto tre-quattro plettri "di grido", che millantano materiali "high-tech thermoplastics", ma che alla fine sono solo gli ennesimi triangolini piatti, più o meno scorrevoli. Qui no. Qui, la forma E' sostanza, indipendentemente dai materiali usati (che sono tanti, comunque, e incidono sul suono pure loro).
Irrinunciabili, definitivi.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 09/11/2023 ore 21:39:15
Mi hai convinto
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 09/11/2023 ore 22:45:13
Sì, lo so, può sembrare una pubblicità (o la sua caricatura), ma se li provi ti convinci da solo, credimi.
Rispondi
di Doppio Malto [user #52847]
commento del 10/11/2023 ore 16:17:45
Li ho provati ieri al volo, Home e Trouble sono quelli che al momento ho sentito più "miei", evidentemente non è un caso
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 10/11/2023 ore 19:26:08
;-)
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/11/2023 ore 13:05:47
Ne ho acquistati di tre tipologie, più una per acustica, e devo dire che sono ottimi plettri.
Mi sono trovato benissimo.
Una vera innovazione nel mondo del plettro, così piccolo ma così personale e importante.
Complimenti all’ideatore.
Rispondi
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