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Registrare la batteria al meglio in home studio
Registrare la batteria al meglio in home studio
di [user #62015] - pubblicato il

La difficoltà riscontrata nella registrazione della batteria è nota a chi si è cimentato almeno una volta nella produzione. I professionisti non hanno problemi nell’ottenere un’ottima resa sonora nei loro studi, mentre per gli amatori potrebbe essere molto più complesso, soprattutto in casa.

Con una strumentazione adeguata e una buona conoscenza tecnica, anche in home studio è possibile ottenere un buon suono di batteria. Di sicuro, il risultato finale presenterà dei compromessi rispetto a ciò che si potrebbe ottenere registrando una performance in uno studio vero e proprio, ma molto spesso anche i professionisti producono in casa tracce impensabili per quello specifico contesto.

Come per ogni altra tipologia di strumento, anche e forse soprattutto per registrare la batteria bisogna seguire una serie di step preliminari. Di seguito, sono stati elencati i più importanti da seguire per una buona sessione di home recording del drum kit.

Accordare la batteria
Primo aspetto da considerare per una performance ottimale sia dal vivo sia in studio è l’accordatura della batteria. Un kit non settato in maniera corretta, infatti, può ledere profondamente al risultato finale. Sia esperti sia principianti, dunque, dovrebbero aver cura di munirsi di chiave per l’accordatura e regolare a dovere ogni elemento del set, con particolare attenzione nei confronti del rullante e dei tom. Con una buona accordatura, è possibile equilibrare il suono della batteria, ottenendo il risultato desiderato in funzione del tipo di musica che si intende registrare.

Microfonare cassa e rullante
Sono diversi i metodi con cui è possibile microfonare la grancassa di una batteria. Tutto dipende dalla strumentazione che si ha a disposizione. La maggior parte dei produttori, comunque, sceglie di posizionare un singolo microfono a poca distanza dalla sezione esterna della cassa. Altri preferiscono posizionarlo all’interno del fusto stesso, in modo da evitare rimbombi. In molti, prediligono microfoni Shure Beta 52 o AKG D112 per la registrazione della cassa.

Sul rullante, invece, bisogna chiarire in primo luogo quanto sia importante per definire il carattere del kit. Per molti artisti, lo snare influenza profondamente anche il suono di intere band. È per questa ragione che è necessario porre estrema attenzione nei confronti della scelta e del posizionamento dei microfoni per questo elemento del set. Generalmente, è consigliato posizionare i microfoni a circa un centimetro e mezzo dal fusto, attraverso aste dedicate. I microfoni più indicati sono lo Shure SM57 e il Neumann KM 84, rispettivamente dinamico e a condensatore.

Microfoni in ambiente
Soprattutto durante le registrazioni in casa e quando non si ha a disposizione una grossa quantità di microfoni, è bene posizionare la strumentazione disponibile in modo strategico. È possibile ottenere buone sezioni di batteria anche solo con quattro microfoni posizionati nell’ambiente. Oltre ai due dedicati a grancassa e rullante, è consigliabile sospenderne due su tutto il kit, in modo da catturarne il suono nella sua interezza, piatti compresi. Un’ottima soluzione on a budget per registrare la batteria a un buon livello è l’Audio Technica 4033.

Effetti
La maggior parte delle registrazioni di batteria presenta un compressore utile a livellare le dinamiche. Gli addetti ai lavori aggiungono l’effetto al termine delle sessioni di incisione, in modo da rendere l’operazione completamente reversibile durante il mixing. I suoni iniziali dovranno essere quanto più puliti possibile. Con un buon preamp, inoltre, è possibile generare una leggera distorsione o ripulire il suono, impreziosendo ulteriormente la performance nel complesso.
batterie acustiche home recording tecniche di registrazione
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di pelgas [user #50313]
commento del 06/11/2023 ore 11:54:19
Occorrono fino una dozzina di microfoni complessivamente per registrare una batteria.
Rispondi
di McTac [user #47030]
commento del 06/11/2023 ore 14:08:51
Mah. In ambito amatoriale, con un poco di impegno, anche con 2-3 microfoni si ottengono risultati decenti.
Basta cercare sul web recorderman, e metodo Glyn Johns, il celeberrimo tecnico del suono.
Certo dipende dal genere, e dal batterista, ma per rock ed affini vanno benissimo.
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