Teoricamente lunedì mattina avrei dovuto pagare la tassa universitaria e completare l'iscrizione ma... c'è sempre un ma!
Arrivo a Reggio e:"Annunciamo ai signori viaggiatori che il treno Regionale 31101 viaggia con un ritardo di 50 minuti"... Vabbè, subisco stoicamente, pensando che tanto c'è ancora il martedì...
Martedì mattina: esco presto, vado in banca, filiale Unicredit nella piazza centrale di Forlì (100.000 abitanti), mi presento con il foglio di pagamento e tiro fuori il Bancomant: il bancario mi guarda con aria smarrita e dice "Mi dispiace, ma qui possiamo accettare solo contanti e assegno, non abbiamo la macchinetta per il pagamento con carte..." (Mah, in centro a Forlì...Vabbè)
Una vocina dentro di me dice "Ahhh... Rock'n'funckin'roll... kill them all, the world sucks..." e parte con un riffone death metal.
Un'altra vocina invece dice "Juke, la Bipop Carire in viale Italia... Viale Italia..."
Ok, seguo la vocina lucasiana, e vado alla filiale di Forlì della banca presso cui ho il conto.
Altra scena epica. Entro in banca sudato, pezze incredibili alle ascelle, dopo 2km a piedi con zaino e borsa a tracolla, e chiedo al bancario: "Vorrei chiedere se posso prelevare soldi da un conto presso la vostra banca, il numero di conto corr...".
"No guardi, non si può, o viene qui con gli assegni, oppure dobbiamo mettere in moto un procedura un po' complessa, chiamare la filiale presso cui ha aperto il conto e varie cose, sa..."
La vocina death metal di prima si rifà viva, ma combatte con la vocina lucasiana che dice "Juke, la forza sarà con te, non cedere al lato oscuro!". Infine tormentato dal conflitto interno, ringrazio stremato il bancario e mi avvio mestamente verso la stazione...
Una terza vocina, piano piano e sfumando, mi dice: "Ma, alla fine quello che conta è che il sistema bancario italiano è sul lato oscuro della luna"
Fulvio