Più vado avanti con gli studi universitari, più mi accorgo di diverse cose. Poche nozioni tecniche ma tantissima formazione del pensiero e della mente, elasticità mentale e relatività delle cose (e secondo me è un bene). Insomma mi hanno trasformato nè più nè meno che in un nerd.
Ad esempio comincio a rimanere un po' così di fronte a professori che insegnano tecniche e algoritmi per schedulare al meglio processi, ma che vanno in panne quando devono far combaciare i tempi per una riunione e un ricevimento studenti (uno dopo l'altro è così difficile?).
Oppure le tante belle parole dei professori sull'utilizzo della carta digitale (pdf), salviamo gli alberi etc. etc. , e i loro uffici sono pieni di scartoffie manco stampate fronte e retro, dispense reperibili solo in cartaceo, e avanti così, tagliamo giù tutto, tanto ghe nè..
Io per principio non stampo una dispensa da 3 anni, ma anche tenere acceso un pentium2 che consuma 300W e lo schermo LCD 17W per studiarci sopra, non è economico nè tantomeno ecologico. Dovremo rimanere senza alberi per inventare e divulgare qualcosa, o sul serio devo pensarci io?
Qualche menzione sulla prima parte della mia tesi:
Sto analizzando un circuito analogico con retroazione a parametro controllato (potenziometro) proveniente da un sintetizzatore Moog anni '60 -'70. L'obiettivo è riuscire a convertirlo nel discreto (da cui al digitale è un passo) riuscendo ad ovviare al problema del ritardo di tempo della retroazione (la qual cosa, al di là del Moog, è molllllto interessante quando nella seconda parte della tesi entrerò nel duro mondo dei componenti non lineari).
Roba da smanettoni.