di Glen [user #183] - pubblicato il 01 settembre 2003 ore 03:53
Il 13 febbraio 2008 il Re Maggiore Michele Annicchiarico aka Glen decideva di allontanarsi e andare a rallegrare le grandi Comunità Celesti, annoiate di stare sempre a contemplare l'Altissimo. Fonti bene informate ci dicono che grazie ai costanti riff a palla e alle battute esilaranti di Glen adesso vale la pena di andare in paradiso. Noi qui sulla terra lo ricordiamo riproponendo uno dei suoi articoli più matti.
Ecco l'elenco di alcune più comuni malattie e parassiti che possono colpire le nostre chitarre.
Acaro dell'acero (Acarus Aceri)
L'insetto adulto si nasconde tra le microcavità dei tasti delle tastiere scavando gallerie fino a raggiungere il truss rod con quale tenta di accoppiarsi creando fastidiosissime vibrazioni durante i bending. Le larve si annidano tra le spire dei pickups nutrendosi del campo magnetico e rendono le spire di rame più sensibili all'ossidazione. L'acaro regina (facilmente distinguibile dall'accento inglese) emette un forte odore di feci durante ogni amplesso che tiene lontani eventuali acquirenti dello strumento usato.
Morbo di Wilkinson (Morbius Wilkinis Filii)
Colpisce le chitarre vintage pre anni 70. I primi sintomi si evidenziano quando le corde cominciano a vibrare da sole, la malattia degenera quando la chitarra non riesce più a trattenere le vibrazioni causando la rottura contemporanea di tutta la muta. Ciò si può verificare addirittura prima che vengano montate le corde quando esse si trovano ancora nella confezione. Incurabile.
Verme dello scasso (Tenia Scassorum)
Il fastidioso parassita si annida nello scasso dei pu e si nutre di sustain. Può raggiungere i 23 metri di lunghezza. Per evitare il contagio tenere la chitarra lontana dagli escrementi dei cani ed evitare di cospargere lo strumento di lattuga non lavata. Il verme diminuisce le proprie dimensioni ogni volta che si è collegati ad un ampli, in genere scompare dopo 18 ore di tapping. Mai lasciare la chitarra ad ampli spento collegata ad un pedalino, l'anima del verme potrebbe venire assorbita dalla batteria del pedale provocando un esplosione nucleare.
Rondine del ponte (Rondo Pontis)
Spesso ci si domanda come mai i più grandi chitarristi tengono aperto il vano delle molle del ponte posto sul retro delle chitarre con ponte mobile. In realtà coprirlo col coperchio di plastica non ha nessun fine se non quello di evitare che a primavera (durante un eventuale inutilizzo dello strumento) ci vengano a nidificare le rondini del ponte. Per evitare tale inconveniente basta suonare anche a primavera.
Agnellofobia (Fobia Agnellorum)
Alcune chitarre vengono traumatizzate da piccole quando vengono suonate durante le festività pasquali senza essersi lavati le mani dopo avere mangiano agnello a pranzo. Alcune incrostazioni di grasso di agnello sul manico sono infatti difficili da rimuovere e spesso impiegano anni a seccarsi. Per evitare il trauma è sufficente lavarsi sempre le mani prima di suonare.
Mestruazioni (Mestruatio precox)
Non si tratta di una vera e propria malattia, ma può capitare che una volta ogni due mesi circa (il ciclo mestruale delle chitarre rimane ancora un mistero) la nostra chitarra sia indisposta. Qualche giorno prima del flusso di note si comincia a notare un certo opacizzarsi delle corde con un arrossamento all'entrata del jack, e la chitarra comincia a rompere i coglioni. Per evitare che il flusso si propaghi in giro per la vostra stanza è necessario inserire un tubo di cotone pressato nell'entrata del jack, avendo l'accuratezza di attacarci un cordino ad una estremità per facilitarne l'estrazione. Le mestruazioni durano circa cinque giorni, dopo di che è nuovamente possibile inserire il jack nello strumento senza alcuna preoccupazione.
Fine della prima parte.
La prossima puntata parleremo della riproduzione delle Fender del Nordamerica, della nidificazione e dell'imigrazione a Sud.
.G
Questo articolo, parte dell'archivio storico di Accordo, è stato restaurato per una miglior fruizione sui dispositivi moderni.