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Un segnale positivo
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di seniga [user #3834] - pubblicato il 25 maggio 2007 ore 10:19
Dopo anni in cui nella mia azienda non veniva più effettuata un assunzione con un contratto regolare di un giovane neo laureato, io e i miei colleghi abbiamo notato che, da pochi mesi a questa parte, la tendenza è improvvisamente mutata.
Di colpo molti stagisti o persone con un contratto a progetto sono stati assunti, quasi tutti contemporaneamente, con un contratto regolare, anche se a tempo determinato.
La differenza, per questi giovani, è lampante: da una situazione di precarietà assoluta ad un minimo di sicurezza, e finalmente contributi pagati, giorni di ferie, malattia, magari possibilità di contrarre mutui, eccetera.
La riflessione che abbiamo fatto tutti noi dell'ufficio è che, evidentemente, per l'azienda è tornato conveniente assumere, a differenza degli ultimi anni in cui evidentemente costava meno tenere persone impiegate "a progetto".
Che questo sia un merito di qualche azione legislativa e/o fiscale di questo governo, io sinceramente non sono in grado di dirlo.
E' comunque un fatto statistico, non so ancora se confermato in altre aziende, da sottolineare.
Almeno per queste persone a cui è toccato, fossero anche pochi, il futuro sorride un po' di più, da ora in avanti.
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Dopo anni in cui nella mia azienda non veniva più effettuata un assunzione con un contratto regolare di un giovane neo laureato, io e i miei colleghi abbiamo notato che, da pochi mesi a questa parte, la tendenza è improvvisamente mutata.
Di colpo molti stagisti o persone con un contratto a progetto sono stati assunti, quasi tutti contemporaneamente, con un contratto regolare, anche se a tempo determinato.
La differenza, per questi giovani, è lampante: da una situazione di precarietà assoluta ad un minimo di sicurezza, e finalmente contributi pagati, giorni di ferie, malattia, magari possibilità di contrarre mutui, eccetera.
La riflessione che abbiamo fatto tutti noi dell'ufficio è che, evidentemente, per l'azienda è tornato conveniente assumere, a differenza degli ultimi anni in cui evidentemente costava meno tenere persone impiegate "a progetto".
Che questo sia un merito di qualche azione legislativa e/o fiscale di questo governo, io sinceramente non sono in grado di dirlo.
E' comunque un fatto statistico, non so ancora se confermato in altre aziende, da sottolineare.
Almeno per queste persone a cui è toccato, fossero anche pochi, il futuro sorride un po' di più, da ora in avanti. |
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