Per anni ho suonato come bassista in una buona band degli anni 60, molte serate, abbastanza denaro, molte soddisfazioni.
Poi c'è stato l'iter lavorativo, lungo e noioso ma utile e formativo che mi ha permesso una vita abbastanza agiata e mi sostiene adesso in regime pensionistico.
Dalla fine degli anni 60 ad oggi le valvole hanno fatto da corollario, con esse ho speso molto del mio tempo libero riparando, modificando ed inventando qualcosa anche se nella sfera del minuscolo ed insignificante.
Il suono e le sue infinite sfaccettature mi ha sempre affascinato al punto di pensare che creare un suono è come dipingere un quadro o scrivere una poesia e che può rappresentare quindi una forma d'arte o almeno l'espressione di uno stato d'animo in un mondo che sembra essere rivolto solamente ad accessori firmati ed ai calci inferti ad un povero pallone.
Per quarant'anni quindi ho riparato, costruito ed inventato ma vivendo in provincia non ho avuto interlocutori, sembra strano, ma in una città di quasi sessantamila anime nessuno sembra essere interessato a questa disciplina che reputo affascinante e molto remunerativa se praticata con serietà.
Accordo ha aperto una porta dandomi la possibilità di urlare una innovazione, comunicare la validità di una modifica od esprimere una semplice propensione fornendo i mezzi per corredare un'idea di validi supporti di divulgazione.
E così ho potuto redigere articoli colmi di tecnica ma anche di enfasi diffondendo un pensiero con l'emozione di un bambino che mostra il suo disegno cercando di spiegare non solo come possa verificarsi un fenomeno acustico ma quale fosse la summa di emozioni che sempre governa una progettazione.
La comunità mi ha accolto con garbo e rispetto, la redazione ha incentivato le mie proposte spronandomi nel modo giusto ma la più grande soddisfazione è stata quella di ricevere un numero incredibile di mail con richieste che purtroppo non ho potuto e non ho voluto soddisfare sempre per quel problema dei rischi di folgorazione di cui a lungo abbiamo parlato.
Ecco quindi la validità del sito - chi mi conosce sa che suono il basso e non il violino - siamo certi che vale, ma quanto vale?
I diari di Alberto, di Luca e dei vecchi adepti che rappresentano le degne propaggini di NASHVILLE, il foglio primario, le meravigliose intuizioni dello Smilzo ed il suo modo di comunicare fatto quasi di punti e linee conferiscono un carattere di unicità rispetto ad altri siti con contenuti analoghi, volgari e sgrammaticati, "distorti con armoniche dispari" come si direbbe in fonia.
Quindi il sito vale e molto prima di tutto per la validità dei contenuti proposti e questo merito è da attribuire agli iscritti, ma anche per le capacità di gestione dei vari scambi non influenzati direttamente dalla redazione ma guidati da una impostazione di coerenza e da una osservazione continua e discreta che riesce ad assumere carattere di controllo solo in situazioni inaccettabili.
Un saluto dal vecchio Gwynn che non ha mai suonato il violino (strumento meraviglioso ed irrinunciabile).