Son tornato da poco e ho ancora addosso l'atmosfera ironica che questo immenso quartetto ha saputo infondere a tutta la platea.
Poco meno di due ore di concerto, livelli musicali eccelsi. 2 chitarre (una jazz e un'acustica) un contrabbasso e un mandolino hanno lasciato tutti senza fiato.
Un esempio di stile, bravura e umiltà conditi da molta ironia e gag spontanee che solo l'esperienza di chi "ne ha viste molte..." può dare.
Primo brano: ritmo incalzante, si rimpallano gli assoli l'un con l'altro quando ad un certo punto Frank interrompe tutti con un "Hey hey, pay attention, please!" (e, prendendoli sotto braccio, mettendosi in posa) "Please smile!" Sotto al palco un fotografo stava cercando di immortalarli... e loro si son messi in posa! :-D ...per ricominziare, come se nulla fosse, proprio da dove avevano lasciato: a metà battuta, nel mezzo di un solo di mandolino!
4 virtuosi dello strumento. 4 maestri di classe e di gusto.
Il tutto introdotto da alcuni brani di un Roberto Dalla Vecchia (che ha poi suonato un paio di canzoni anche col quartetto di Frank) davvero in forma, accompagnato dalla sua fida Manne. Ha aperto il concerto con la ariosa e luminosa "Sunflowers" e chiuso con la trainante "Ticket to Cesuna".
Grazie Frank, grazie Roberto!