di redazione [user #116] - pubblicato il 08 settembre 2005 ore 17:11
keef79 scrive: Cari accordiani,
sono un estimatore delle sonorità fifties e delle incisioni dei pionieri di un genere mai morto: il Rock & Roll. In particolare nei dischi Rockabilly, sono stato sempre attratto dal suono di alcuni chitarristi dell'epoca, come Paul Burlison o Scotty Moore, e da quello dei loro moderni epigoni (Brian Setzer su tutti), caratterizzato dall'uso frequente del Bigsby, per ottenere suoni simil-Hawaiani o simulare il vibrato della voce umana.
Affascinato da questo marchingegno antico quanto funzionale, sono da poco venuto in possesso di una chitarra che ne monta uno.
E qui, insieme alla soddisfazione per i begli effetti ottenuti mi sorgono alcune domande: come è possibile cambiare le corde senza imprecare (soprattutto durante un concerto)? Che tipo di "cuneo" bisogna utilizzare? Ce ne sono in commercio? Quali sono gli accorgimenti per mantenere il Bigsby efficiente nel tempo? Infine, mi piacerebbe conoscere la storia di questo accessorio... grazie accordiani, so che non mi deluderete!