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Due meraviglie italiane.
di
andyfender
[user #23524]
- pubblicato il
30 novembre 2010 ore 17:12
Basta Made in Usa! Facciamo vedere di cosa eravamo capaci noi italiani! Buona serata. A
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Eh eh...anche io nel mio piccolo sono in ...
di
valvola
[user #11957]
commento del
30/11/2010 ore 17:1
Eh eh...anche io nel mio piccolo sono in possesso di una meravigliosa Welson Red Flame (in pratica una copia Gibson SG...), fatta in Italia intorno alla fine degli anni '70. Il suono non è male anche se la tastiera non è il massimo del comfort. Da anni è in vendita ma fino ad ora non sono riuscito a separarmene...forse in fondo non voglio....Ciao!
Rispondi
Re: Eh eh...anche io nel mio piccolo sono in ...
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
30/11/2010 ore 17:4
Tientela ancora un pò per essere sicuro. Non è una chitarra facile da reperire ed è anche molto bella. Vendere si fa presto,ma trovare qualcosa di buono...... Ciao e grazie! A.
Rispondi
fichissime... paletta a parte- ;-)
di
gaveyn
utente non più registrato
commento del
30/11/2010 ore 18:0
fichissime... paletta a parte- ;-)
Rispondi
le ricordo
di
superloco
[user #24204]
commento del
30/11/2010 ore 18:2
si Andy le ricordo perfettamente, diciamo che non mi piacevano, troppo macchinose. Se ricordo bene erano distribuite dalla Davoli, quella ditta che faceva anche impianti voce. Spero si possa dire senza trasgredire nessun regolamento. A memoria credevo fossero fatte da Vox inglese, anche se qui in Italia. Erano anni in cui selettori e levette la facevano da padroni e forse anche il truciolato e compensato.
Rispondi
Re: le ricordo
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 05:5
Forse è così,in Italia costruivano anche gli ampli Vox difficilmente riconoscibili dagli inglesi se non dalla presenza di un trasformatore in più. Grazie. A
Rispondi
La Vox Teardrop!!! l'ha un mio amico in ...
di
les
[user #14013]
commento del
30/11/2010 ore 18:4
La Vox Teardrop!!! l'ha un mio amico in cantina maltratata e tutta da sistemare!! la sua era se non mi sbaglio del chitarrista delle Orme o comunque di un chitarrista di qualche gruppo prog anni 70 italiano ..... è da un pò che gliela batto ma .... non ci sente!! LA VOGLIO!!!!
Rispondi
Re: La Vox Teardrop!!! l'ha un mio amico in ...
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 05:5
Che rabbia! Non c'è di peggio che lasciarla rovinarsi così: è una ripicca. Auguri. A
Rispondi
Andiamoci piano, dai.
di
Giovanni Ghiazza
[user #31]
commento del
30/11/2010 ore 19:0
Che siano graziose, va bene. Che ricordino bei tempi, va bene. Che siano ricercate anche dai collezionisti, va bene. Ma diciamola tutta: in quegli anni si sognavano le americane! Che, fra l'altro, la storia ha provato essere di altra pasta. Io avevo una Gherson LP Copper, imitazione Les Paul, che vendetti senza grandi rimpianti quando ero dotato di una vera Strato. E dal punto di vista strettamente musicale continuo a non aver rimpianti. La ricomprerei solo perché è stata la mia prima elettrica...
Rispondi
Re: Andiamoci piano, dai.
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
30/11/2010 ore 20:4
Sì Giovanni, hai tutte le ragioni del mondo. Ogni tanto mi piace ricordare che anche in Italia è stato fatto qualcosa di buono. Anch'io sono per le USA da sempre e ti capisco benissimo!!! grazie e ciao. A
Rispondi
Re: Andiamoci piano, dai.
di
Giovanni Ghiazza
[user #31]
commento del
01/12/2010 ore 09:2
Quello che apprezzo delle produzioni italiche di quegli anni è la creatività ed il coraggio di proporre delle alternative che non fossero delle mere copie. Apprezzabile, ma solo dal punto di vista storico, il filone tutto bottoncini e plastica "tipo madreperla" (guarda caso il territorio dove venivano costruite è proprio quello di grande tradizione di fisarmoniche ...) che è, in fondo, l'unico che viene riportato nei libri di storia delle chitarre solidbody moderne. Ed era una creatività diffusa in tanti settori (si pensi alle automobili ...).
Rispondi
Re: Andiamoci piano, dai.
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 10:1
Contraddistigue gli italiani la creatività: non capisco,però, perchè non ci sia quel successo di mercato che meriterebbero. Esterofilia?? Grazie mille caro Giovanni. A
Rispondi
Re: Andiamoci piano, dai.
di
Giovanni Ghiazza
[user #31]
commento del
01/12/2010 ore 11:5
Semplice: perché certe (molte) chitarre americane di quegli anni suonavano meglio e, soprattutto, erano molto più suonabili. Oltre al fatto che certi generi musicali sono nati con il suono di quegli strumenti, per cui se volevi fare quelle cose eri pressoché obbligato a procurarteli. Come mai i violini italiani, e gli archi in genere, hanno spopolato? Per gli stessi motivi.
Rispondi
Re: Andiamoci piano, dai.
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 11:5
E' vero,non ci avevo mai pensato. Ti ringrazio per l'acutezza del commento. A
Rispondi
la hollow è carina
di
stefano58
[user #23807]
commento del
30/11/2010 ore 19:5
ma chi disegnava le palette ? Buona serata ;-))
Rispondi
Re: la hollow è carina
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
30/11/2010 ore 20:4
Bella domanda!! Ma la risposta non la conosco. Mi spiace. Ciao. A
Rispondi
Fanno venire nostalgia, ma le palette...sono ...
di
antani85
[user #22504]
commento del
30/11/2010 ore 20:5
Fanno venire nostalgia, ma le palette...sono orrende!! :-)
Rispondi
Re: Fanno venire nostalgia, ma le palette...sono ...
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 05:5
Non piacciono nemmeno a te come ad altri Amici. Pazienza,volevo regalartela.....
Rispondi
Re: Fanno venire nostalgia, ma le palette...sono ...
di
antani85
[user #22504]
commento del
01/12/2010 ore 07:4
...sono pronto a ritrattare :-)
Rispondi
Re: Fanno venire nostalgia, ma le palette...sono ...
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 07:5
Volpenstein!!!
Rispondi
...
di
Dogat
[user #16823]
commento del
30/11/2010 ore 21:3
Ciao Andy, "ricordi nostalgici tramite pezzi storici di tempi andati", senza dubbio hanno un valore collocabile in quei particolari momenti, quando era impossibile permettersi delle Chitarre come si deve, però in compenso si adattava anche il tutto in base a quello che si poteva imbracciare. Si può dire che a quei tempi erano più le "cassette della frutta" che giravano nei vari negozi piuttosto che chitarre in legno come si deve, dove pure il pressapochismo era quasi d'oridnanza e pensare che il legno stesso non aveva prezzi esorbitanti, magari qualche macchinario in meno c'era sicuramente, però nella media la produzione era veramente penosa, questo mi ricordo compresi pure anche tutti gli anni '80 italici. Un saluto da parte mia e buona serata, Dogat.
Rispondi
Re: ...
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 06:0
Facciamo i comprensivi,questa volta, e una piccola soddisfazione anche alla EKO. Ciao.!
Rispondi
disegni strato
di
orf68
[user #26144]
commento del
01/12/2010 ore 00:3
ciao ho letto un tuo vecchio post dove eri disponibile a fornire vari disegni per costruire una stratocaster se sei così gentile da inviarmeli mi faresti un gran piacere. Vorrei reallizzare una stratocaster completamente di marmo. la telecaster l'ho gia fatta se ti fa piacere consulta il mio profilo da li potrai vedere tutta la galleria fotografica. e-mail orfeolorenzini@alice.it
Rispondi
Re: disegni strato
di
andyfender
utente non più registrato
commento del
01/12/2010 ore 06:0
Con piacere. Ciao. Guarderò senz'altro le tue foto. A.
Rispondi
Avevo la VOX Phantom VI.
di
FBASS
[user #22255]
commento del
01/12/2010 ore 07:0
Agli inizi degli anni 70th, comprai da i famosi fratelli che avevano un negozio a Napoli, con file di clienti da "Pane con tessera annonaria" fuori a via San Sabastiano, una Vox a Goccia, identica come forma ed elettronica a quella di destra nella foto, ma semiacustica con un cuscino circolare sul retro del Body, agganciato con bottoncini e quindi asportabile; era marcata sulla Paletta sempre a goccia "VOX PHANTOM VI", made in Italy, color sunburst, l'elettronica era poi identica alla Strato ma i pickup invece erano tutti verticali, cambio a tre posizioni, su cui ho imparato le due intermedie, trasmettendo l'esperienza alle vere Stratocaster poi, leva Bigsby, ponte mobile classico della EKO, suono molto buono per l'epoca ( prima usavamo le Kadett, le X 27 e le Hofner, dignitosamente però ). La diedi in permuta per la Esquire Fender pre-CBS usata, nel 1974. Ricordo solo con piacere che mi servì per scaricarmi i nervi il giorno del mio 1° matrimonio, non l'avessi mai fatto! Franco ( c'erano anche i Bassi, ne usava uno Wess, la prima a sinistra della foto montava il distorsore Vox tone bender che ho in versione EKO )
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