si tratta di un SEMPRINI VOCE da 80 watt e di uno splendido DAVOLI TUONO per chitarra e basso, ambedue in più che accettabili condizioni estetiche ma praticamente distrutti circuitalmente
se nulla di più facile si è dimostrato ricondizionare il Semprini che ora funziona perfettamente rivelando le sue doti eccelse che lo hanno visto, negli anni 60, sui palchi di Mina, di Battisti, di Cocciante e perfino, non so se ne siete al corrente, del mitico Jimi, lavoro ben più arduo mi aspetta per il Davoli che, oltre ad essere in condizioni pietose, mostra una circuitazione veramente complicata, con componenti strani, valvole poco usate, ed una discutibile gestione di alcune funzioni le quali, per quanto possa ricordare non erano assolutamente eccelse
era il 1967 e suonavo il basso in un gruppo che faceva molte serate, tanto da avere una doppia amplificazione montata in locali diversi per evitare lo stressante e faticoso trasporto degli strumenti allora non certo "mini" come adesso e terribilmente pesanti
usavo un Montarbo a semiconduttori ed un Davoli a valvole che un giorno si guastò senza che nessuno riuscisse mai a renderlo di nuovo idoneo
a distanza di anni ho rivisitato quegli schemi e posso dire che aveva circuitazioni veramente complicate se messe a confronto, ad esempio, con i Fender di allora, che usavano schemi semplici, scontati nelle soluzioni, ma incredibilmente validi come suono e veramente agevoli in caso di riparazione
il Davoli Tuono è uno di questi, pre a stato solido e finale a valvole, ottima voce d'accordo, ma non certo un'eccellenza che giustifichi circuitazioni così strane, insomma un vero rompicapo che affidava ad un minuscolo BC 109 (semiconduttore da 20 centesimi) l'intera gestione del segnale in ingresso senza un accordo in corrente dell'emettitore per una amplificazione praticamente free e condizionata dalla qualità quel singolo pezzo
molti resistori e condensatori voluminosi anche se la tensione non superava mai i 18 volts PRELEVATI IN ACCOPPIAMENTO RESISTIVO dalla tensione anodica del finale, quando un piccolo alimentatore, magari anche non stabilizzato, avrebbe sopperito in modo molto più adeguato all'irrisorio fabbisogno di corrente
spero di riuscire a rimettere in sesto anche il Davoli e, qualora riuscissi, mi pregerei di farvelo ascoltare e principalmente di mostrarvelo in dettaglio, come merita un pezzo di simile pregio
tra le righe voglio dirvi che il Semprini NON SI AVVALE DI NESSUN SUPPORTO per la collocazione delle componenti, SI UTILIZZANO I SOLI REOFORI DEI COMPONENTI SALDATI DU SPEZZONI DI CAVO DI RAME ARGENTATO disposti a creare un ideale ancoraggio, tecnica che prevede grande perizia per evitare le pericolose CAPACITA' PARASSITE che impererebbero in un simili modo di assemblaggio
confido in qualche commento illuminatorio riguardo all'ostica elettronica del Davoli ed auguro a tutti una buona domenica