ieri ho presentato il disegno di un piccolo overdrive realizzato con due FET, un progettino semplice, economico, di facile realizzazione e di nessuna pericolosità riguardo alle tensioni applicate, ma subito ho sentito il bisogno di convertirlo in un progetto valvolare, anche se consapevole dei costi aggiuntivi che comporta, della non facile diffusione ai neofiti e, sopratutto, per niente certo di una superiore validità
la piastrina usata risulta essere leggermente più grande, 10x7 contro i 10x5 della precedente, monta una sola valvola che può essere scelta tra una 12ax7, ay7, at7, a seconda del tipo di distorsione e del fattore di amplificazione che si desidera, ma, di contro, ha la necessità di essere alimentata con un'alta tensione, intorno ai 300 volts oltre che una tensione continua o alternata per i filamenti
le ampie tolleranze in tensione che sono proprie dei tubi eliminano la necessità di montare i due trimmer menzionati nel post precedente, mentre rimane quello che gestisce il segnale in ingresso, una piccola tensione alternata la cui variazione può condizionare il funzionamento dell'intero progetto
sul disegno sono presenti alcune minuscole freccette di colore nero che descrivono il percorso del segnale dal suo ingresso nel circuito fino all'uscita e sempre in nero sono evidenziati con una chiara dicitura i vari reofori presenti all'interno del tubo
volendo definire un codice dei colori diremo che il blu rappresenta la linea di massa, sempre aperta e con un tratto più spesso, il verde rappresenta il segnale e definisce le piste che non saranno mai attraversate da tensione continua, guidando esclusivamente il segnale, il celeste, invece, caratterizza l'esaurimento a massa dei catodi, in modo che si crei una differenza di potenziale che permetto lo scorrimento di corrente nel tubo e sarà questa corrente a dare un bias ad ogni singolo triodo, determinando il suo livello di amplificazione
al pari di quello precedente questo circuito contiene due stadi di amplificazione, da aggiungere in opzione a quelli già presenti nell'ampli e soltanto la scelta intelligente dei giusti valori in resistenza e capacità lo renderà idoneo all'uso per il quale è stato disegnato, badando a non eccedere nell'amplificazione per non trasformare un overdrive in un generatore di feedback, non gestibile e certamente indesiderato
l'attenta analisi di questo circuito da parte di coloro i quali mi hanno ripetutamente chiesto di fornire loro indicazioni su siti didattici per l'uso delle valvole può certamente favorire la comprensione di un sistema valvolare audio che si riduce, per le grandi linee, a mettere in atto una sequenza di stadi di amplificazione che innalzino il segnale in maniera graduale, poco per volta, inserendo poderosi filtri come i potenziometri e le resistenze di accoppiamento alle griglie il cui valore muta completamente le forme d'onda e la potenza totale in uscita
un altro elemento che rende oltremodo costoso questo circuito rispetto al precedente è l'architettura dell'alimentazione la quale, in caso di collocamento ad di fuori dell'ampli deve essere indipendente e quindi governata da un trasformatore che per quanto minuscolo possa essere porta con sè pesi ed ingombri di gran lunga maggiori rispetto ad una semplice batteria
spero di riuscire al più presto a realizzare entrambi i progetti per una attenta valutazione delle differenze e, qualora risultasse idoneo, organizzarò una scatola di montaggio per quello a FET sperando che questa iniziativa incontri il consenso di molti accordiani