Bisogna premettere che sulle chitarre elettriche la “sollecitazione” ai pickup (costituiti nella configurazione più semplice da un magnete e da una serie di spire metalliche avvolte attorno ad esso) viene data dalle oscillazioni delle corde le quali vanno a turbare il campo magnetico generato appunto dal magnete e costituito dalle “linee di flusso” che fluiscono tra i suoi due poli (Nord e Sud). Quando le linee di flusso vengono perturbate dall'oscillazione delle corde, esse inducono una corrente elettrica nell’avvolgimento le cui caratteristiche sono in qualche modo la copia delle caratteristiche delle vibrazioni perturbanti. Dunque i pickup, similmente ad altri dispositivi (gli altoparlanti, ad esempio), sono dei trasduttori, cioè convertono le vibrazioni delle corde (che potremmo definire molto grossolanamente un “pacchetto” sostanzioso di oscillazioni con varie frequenze) in un segnale elettrico che le rappresenta; segnale elettrico che sarà poi convertito da un altoparlante in un altrettanto cospicuo “pacchetto” che ci giungerà alle orecchie sotto forma di suono, cioè di una perturbazione-spostamento delle molecole d’aria che si metteranno a vibrare portandoci, per quanto possibile integre, le componenti delle vibrazioni originarie delle corde. Bene. Maggiore è la massa ferrosa che vibra, maggiore sarà la perturbazione al campo magnetico e maggiore la consistenza (volume) del segnale indotto. Per questa ragione per le corde per chitarra elettrica si utilizzano l’acciaio (ferro e bassa componente di carbonio + altre componenti destinate a caratterizzare la durezza e le doti anti-ossidazione) e il nichel (appartenente alla famiglia del ferro) in varie combinazioni. Sulle chitarre acustiche il compito della trasduzione viene attuato prevalentemente dal piano armonico con il contributo di tutto il resto dello strumento. Dunque, per le corde per acustica i materiali ferrosi vengono utilizzati per le loro qualità armoniche, di durata e antiossidanti e costituiscono in prevalenza “l’anima” (core) delle corde avvolte e le corde non avvolte (plain). Per il filo di avvolgimento si usano materiali costituiti da leghe notoriamente e variamente sonore a seconda delle componenti e della loro percentuale di presenza: rame, bronzo (rame+stagno o altro come alluminio, nichel, ecc.), ottone (rame e zinco), nichel, argento, anche oro. Si potrebbe anche dire che vista la differenza qualitativa degli esiti sonori tra la catena di trasduzione propria delle chitarre elettriche (pickup, amplificatore, cono) e quella delle chitarre acustiche (piano armonico, cassa, aria), le corde per chitarra acustica devono offrire, vista la raffinatezza della risposta in frequenza del piano armonico e del corpo, una sostanziosa apertura in frequenza e qualità sonore ottime fin dall’origine. Ciò comporta l’adozione di metalli più “nobili” in quanto a sonorità. Nelle chitarre elettriche, un funzione importante delle corde, come abbiamo detto, è la sollecitazione del pickup. Esse possono contare sulle capacità di elaborazione del suono da parte del circuito attraverso cui quest’ultimo deve necessariamente passare. A tal proposito va evidenziato che generalmente i coni degli amplificatori in quanto a capacità riproduttive non vanno solitamente oltre i 6/7 Khz e che il picco di risonanza dei pickup è sempre entro questo limite. Serve a nulla quindi avere corde che forniscano vibrazioni armoniche oltre i 10 Khz quando il sistema non è generalmente in grado di riprodurli. Inoltre l’uso di materiali più sonori farebbe diminuire consistentemente la massa ferrosa che è quella che va a sollecitare i pickup |