Da quando ho creato il mio sito web, per promuovere i miei progetti e non le mie realizzazioni, mi sono giunte molte richieste di informazioni, soprattutto riguardo al costo da sostenere per entrare in possesso di un esemplare. Dopo aver spiegato che la realizzazione non è il mio scopo principale e che eventualmente sarebbe fatto in maniera totalmente artigianale, ho sempre dichiarato la cifra da me richiesta all'interlocutore. Molto spesso lo scambio d'informazioni è terminato li, probabilmente con la convinzione dall'altra parte di un tentato furto per una richiesta troppo onerosa. Credo che a tutti farebbe piacere richiedere un mobile su misura per i propri bisogni e pagarlo a prezzi Ikea, come pure recarsi da un sarto e pagare una giacca come fosse fatta a macchina in Oriente. Purtroppo non è così e il mercato ci ha abituato a prezzi impossibili solo fino a dieci anni fa, ma quando si richiede un pezzo unico e su misura occorre fare un altro tipo di conti.
Nel disegno proposto, c'è lo schema elettrico di un semplice mini ampli da 2-3 watt fatto con una ECL82 che avevo disegnato per due chitarristi in vena di costruirsi un semplicissimo valvolare in casa. E' presente in basso la sezione d'alimentazione, in alto la sezione del preampli e del finale di potenza, mentre a destra una semplice sezione per il controllo del tono di tipo Fender o Marshall. E' un circuito molto semplice e quindi adatto alle persone in cerca di una soluzione alternativa alle offerte di mercato. Tale soluzione ha numero veramente esiguo di componenti, rispetto ai miei progetti, ma paragonabile per esempio a un ampli come il Valve Junior. Sotto ho fatto una tabella per mostrare le differenze di numero di componenti tra il Valve Junior originale, la riedizione, il progetto sopra disegnato e uno mio completo sempre da 2-3 watt:
La differenza di qualche componente in più della riedizione del VJ è dovuta all’alimentazione in continua dei filamenti, mentre il numero molto più alto di resistenze, condensatori, potenziometri, interruttori, diodi e altri componenti a stato solido, del mio progetto completo sono dovuti alla presenza di un overdrive all’interno e una sezione di controllo toni e volumi molto evoluta che può essere paragonato come funzionamento a un doppio canale, anche se in realtà rimane un monocanale. Il numero dei nodi rappresenta i collegamenti tra tre o più componenti e sono oltre tre volte quelli di un ampli molto semplice. E’ chiaro che da solo il numero dei componenti non giustifica un prezzo che può essere anche di cinque volte quello di un VJ ma occorre un controllo molto più lungo e accurato sia in fase progettuale, sia realizzativa, senza considerare che il progetto Epiphone non ha costi di progettazione essendo stato realizzato nei lontani anni ’50. Un’altra grossa differenza è la spesa dei due trasformatori fatti su misura, paragonabile alla spesa per una testata VJ nuova, i quali hanno prestazioni e proporzioni di gran lunga maggiore dello standard.